Venerdì 9 Settembre 2005 - ore 21:00 - Sagrato della Cattedrale LA FESTA DAL DOM - Spettacolo
in collaborazione con ANSPI DOMUS della Cattedrale
“Laudabile templum” - Spettacolo di lucie danze sulle sculture, le iscrizioni e i bassorilievi della facciata della Cattedrale a cura della Associazione Domus Justinae
Conto alla rovescia le per tradizionale Festa dal Dom che avrà il suo culmine domenica mattina con la consegna dell'Angil alla congregazione degli Scalabriniani. Si inizia venerdì alle ore 21 e 15. Sul sagrato della Cattedrale si tiene "Laudabile templum", lo spettacolo di luci e danze sulle sculture, le iscrizioni e i bassorilievi della facciata della cattedrale a cura dell'associazione Domus Justinae. Sabato alle ore 21, stavolta nei Chiostri del duomo, si terrà il concerto dell'orchestra sinfonica "Amilcare Zanella" in collaborazione con il conservatorio di musica "Nicolini". Direttore sarà Fabiano Monica. È la giornata di domenica, naturalmente, il clou della Festa dal Dom. Alle ore 10 e 30, in piazza duomo, l'apertura della mostra d'arte, di pittura e scultura; a seguire l'inaugurazione del restauro delle lapidi dedicate all'Angil dal Dom sotto i portici della piazza. Alle 11, in cattedrale, la messa solenne con la partecipazione della Cappella musicale "Maestro Giovanni". A seguire, con il coordinamento di Corrado Gualazzini, la presentazione e la consegna del premio "Angil dal Dom 2005", quale riconoscimento al piacentino illustre conferito dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano alla Famiglia Scalabriniana ed al vescovo dei migranti, il beato Giovanni Battista Scalabrini. Sempre domenica, dalle ore 15 e 30 alle ore 18, saranno possibili visite guidate della cattedrale. Un percorso avrà come tema Santa Giustina. Alle 18, in piazza duomo, premiazione per l'opera esposta in mostra a cura della Famiglia Piasinteina. Infine, alle ore 21, nei Chiostri del Duomo, la commedia dialettale in tre atti di Corrado Sancilio "Lassa fé a Don Giacumei", presentata dalla Filodrammatica Egidio Carella, diretta da Delio Marenghi che ne cura anche la regìa.
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