Domenica 29 Gennaio 2006 - ore 21:00 - Sala Bot del Municipio di Carpaneto

PASTICCERI

Io e mio fratello Roberto
di e con Roberto Abbiati e Leonardo Capuano

Roberto Abbiati, uno degli artisti più atipici della scena teatrale, si propone come insolito pasticcere. Ha un fratello gemello. Uno ha i baffi l'altro no, uno balbetta l'altro no. Uno crede che la crema pasticcera sia delicata, meravigliosa e bionda come una donna, l'altro conosce la poesia, i poeti e i loro versi, e li dice come chi non ha altro modo per parlare. Uno è convinto che le bignoline siano esseri viventi fragili e indifesi, l'altro crede che le bignoline vadano vendute, altrimenti non si può tirare avanti. Il laboratorio di pasticceria è la loro casa, un mondo che si è fermato alle quattro di mattina: cioccolata fusa, pasta sfoglia leggera come piuma, pan di Spagna, meringhe come neve, frittura araba, torta russa, biscotto alle mandorle e bavarese. Ogni cosa si muove, vola, danza mentre la notte si infila dappertutto. Due fratelli pasticceri, che profumano di dolci e ascoltano musica. Due fratelli gemelli che, come Cyrano e Cristiano, aspettano la loro Rossana, e dove la vuoi aspettare se non in pasticceria?

In una cucina che sembra uscita da un film anni ’70, attrezzata di tutto punto, i due funamboli occupano la scena catalizzando l’attenzione del pubblico fin dalla loro entrata sulle note di Sweet Home Alabama. Si, perché la musica è parte integrante dello spettacolo, quasi come fosse un ulteriore personaggio presente in scena e capace di creare il mood, l’atmosfera giusta, in ogni attimo. Nessun brano è scelto a caso: Rolling Stones, Prince, Lou Reed, ogni pezzo va ad incastrarsi nella casellina giusta per comporre quel puzzle che, alla fine, risulta essere Pasticceri.
(Valentina D’Amico)