Venerdì 10 Marzo 2006 - ore 21:15 - Piacenza Jazz Fest - Spazio “Le Rotative” ACCATTONE – OMAGGIO A PIER PAOLO PASOLINI
IL JAZZ VA IN SCENA
Pasolini amava Torpignattara, la Marranella, il Pigneto, 1a Borgata Gordiani. Nella realtà dura e violenta della periferia degli anni '60 lui aveva saputo cogliere una dimensione poetica inattesa e, per certi versi, ignorata da molti altri intellettuali. Là aveva conosciuto Franco Citti; là aveva voluto che si muovessero i suoi Ragazzi di Vita; e là aveva voluto girare Accattone, il suo primo film ("Erano giorni stupendi, in cui l'estate ardeva ancora purissima, appena svuotata un po' dentro, dalla sua furia. Via Fanfulla da Lodi, in mezzo a1 Pigneto, con le casupole basse, i muretti screpolati, era di una granulosa grandiosità, nella sua estrema piccolezza; una povera, umile, sconosciuta stradetta, perduta sotto il sole, in una Roma che non era Roma").
Le parole di Pier Paolo Pasolini riecheggiano avvolte dal grande jazz di due grandi musicisti italiani: Roberto Gatto (consacrato miglior batterista europeo) e Danilo Rea (pianista restituito interamente e finalmente al jazz dopo anni di canzone da alta classifica). Il “duo” Gatto-Rea si misura sulla trasposizione in jazz di grandi temi pop, firmati Beatles, Sting, Peter Gabriel, Modugno e Morricone.
Valerio Mastandrea è uno dei più interessanti protagonisti del cinema italiano contemporaneo. Attore eclettico, passato con disinvoltura dal cinema alla televisione e al teatro, misurandosi anche con sfide ardue. Indimenticabile la sua interpretazione di Rugantino in coppia con Sabrina Ferilli al teatro Sistina di Roma, in cartellone con grande successo per due stagioni. Poi la scelta rischiosa ma coraggiosa di lasciare tutto per tornare al suo grande amore: il cinema. E' d'obbligo citare "L'Odore della Notte" di Claudio Caligari e "Velocità Massima" di Daniele Vicari, due magistrali prove dell'attore, che dimostra di essere divenuto un interprete completo e maturo.
Intenso, malinconico, a volte amaro e sbruffone, Mastandrea nella sua carriera è passato dal dramma alla commedia con una naturalezza sorprendente, conservando intatta la spontaneità e la passione degli inizi.
Tra i suoi ultimi lavori il corto "Giulietta della Spazzatura", per la regia di Paola Randi, presentato anche al Festival di Capalbio 2004, e la performance teatrale "Codice a Sbarre" - ideata dal talentuoso regista Ivano de Matteo ("Ultimo Stadio", 2001) e prodotta da Mastandrea con Gianni Formica - che potrebbe ora diventare anche un documentario (l'attore romano ha curato una parte delle riprese dello spettacolo).
VALERIO MASTANDREA
Valerio Mastandrea è uno dei più interessanti protagonisti del cinema italiano contemporaneo.
Sono passati anni oramai dalla sua prima apparizione televisiva al Maurizio Costanzo Show; era il 1994 e Mastandrea si confrontava con il pubblico dello show più famoso d'Italia affrontando il tema sempre attuale dell'incomunicabilità generazionale ed esprimendo dubbi e turbamenti in proposito.
Oggi il ragazzo tormentato del 1994 è un uomo e soprattutto un attore con alle spalle un curriculum di tutto rispetto, caratterizzato dal continuo desiderio di crescere umanamente e professionalmente. Valerio è un attore eclettico, passato con disinvoltura dal cinema alla televisione e al teatro, misurandosi anche con sfide ardue. Indimenticabile la sua interpretazione di Rugantino in coppia con Sabrina Ferilli al teatro Sistina di Roma, in cartellone con grande successo per due stagioni.
Poi la scelta rischiosa ma coraggiosa di lasciare tutto per tornare al suo grande amore: il cinema. E' d'obbligo citare "L'Odore della Notte" di Claudio Caligari e "Velocità Massima" di Daniele Vicari, due magistrali prove dell'attore, che dimostra di essere divenuto un interprete completo e maturo.
Intenso, malinconico, a volte amaro e sbruffone, Mastandrea nella sua carriera è passato dal dramma alla commedia con una naturalezza sorprendente, conservando intatta la spontaneità e la passione degli inizi; a chi lo accusa di essere un "interprete regionale" e quindi limitato risponde che "l'attore quando riesce ad emozionare è privo di regionalismi".
Tra i suoi ultimi lavori il corto "Giulietta della Spazzatura", per la regia di Paola Randi, presentato anche al Festival di Capalbio 2004, e la performance teatrale "Codice a Sbarre" - ideata dal talentuoso regista Ivano de Matteo ("Ultimo Stadio", 2001) e prodotta da Mastandrea con Gianni Formica - che potrebbe ora diventare anche un documentario (l'attore romano ha curato una parte delle riprese dello spettacolo).
ROBERTO GATTO
Nato A Roma il 6 ottobre 1958. IL suo debutto professionale risale al 1975 con il Trio di Roma (Danilo Rea, Enzo Pietropaoli). Ha suonato in tutta Europa e nel resto del mondo con i suoi gruppi ed insieme ad artisti internazionali. Le formazioni a suo nome sono caratterizzate, oltre che da un interessante ricerca timbrica, e un impeccabile tecnica esecutiva, da un grande calore tipico della cultura mediterranea. Questo fa sicuramente di Roberto Gatto uno dei più interessanti batteristi e compositori in Europa e nel Mondo.Numerose sono le collaborazioni con Bob Berg, Steve Lacy, Johnny Griffin, George Coleman, Dave Liebman, Phil Woods, James Moody, Barney Wilen, Ronnie Cuber, Sal Nistico, Michael Brecker, Tony Scott, Paul Jeffrey, Bill Smith, Joe Lovano, Curtis Fuller, Kay Winding, Albert Mangelsdorff, Cedar Walton, Tommy Flanagan, Kenny Kirkland, Mal Waldron, Ben Sidran, Enrico Pieranunzi, Franco D'Andrea, John Scofield, John Abercrombie, Billy Cobham, Bobby Hutcherson, Didier Lockwood, Richard Galliano, Christian Escoudè , Joe Zawinul, Bireli Lagrene, Pat Metheny. Come leader ha all'attivo nove album: Notes, Ask, Luna, Jungle Three, Improvvisi, Sing Sing Sing, Roberto Gatto Plays Rugantino.
Da anni si dedica anche alla composizione di musiche da film realizzando, insieme a Maurizio Giammarco, la colonna sonora di "Nudo di donna" per la regia di Nino Manfredi, ed insieme a Battista Lena quelle di "Mignon è partita" di Francesca Archibugi vincitore di cinque David di Donatello, di "Verso Sera" e "Il grande cocomero" della stessa Archibugi.
Nel 1983 vince il referendum del mensile Fare Musica come "miglior batterista italiano".
Nel 1985 e nel 1987 con il gruppo Lingomania si classifica al primo posto del referendum "Top jazz" indetto dalla rivista Musica Jazz nella categoria "Miglior gruppo".
Nel 1988, 1989, 1990, nell'ambito dell'inchiesta "i vostri preferiti" a cura del mensile Guitar Club, è al primo posto della categoria "Batteristi". Nel 1993 realizza due Video didattici dal titolo "Batteria" vol. 1 e 2. Si è esibito recentemente nella prestigiosa sala della Town Hall a New York.
E' stato direttore artistico del Teatro Dell'Angelo di Roma per la rassegna "Jazz in progess".
DANILO REA
Uno dei migliori pianisti del jazz italiano,vanta una solida preparazione accademica essendosi diplomato presso il conservatorio di musica “S.Cecilia “di Roma.Tra le collaborazioni concertistiche e discografiche ricordiamo quella con Chet Baker,Lee Konitz,Steve Grossman,Bob Berg,Michael Breker,Billy Cobam,Aldo Romano,Dave Liebman,Joe Lovano,ecc.
Nell’ambiente pop vanta un curriculum fra i piu’ prestigiosi:Mina,Pino Daniele,Claudio Baglioni,Fiorella Mannoia e molti altri.Ha collaborato,fre gli altri,con il quintetto di Giovanni Tommaso “Lingomania”(Top jazz 1987)Ha dato concerti in Francia,Inghilterra,USA,India,Senegal,Cina.Con il batterista Roberto Gatto ha inciso “Improvvisi”( Gala Records).Attualmente è co-leader del trio “DOCTOR 3”( con Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra)uno dei piu’ applauditi gruppi italiani.Ha inciso per l’etichetta “Via Veneto “il cd in solo “Lost in Europe”che testimonia il lungo tour del 2000.Le sue esibizioni si estendono anche al circuito classico tra le quali spiccano:partecipazione,come solista,all’opera di Roberto De Simone “Requiem per PierPaolo Pasolini “ al teatro San Carlo di Napoli sotto la direzione di Zoltan Pesko e in ensamble al teatro “Rossini” di Pesaro per il “Rossini Opera Festival”in seno al progetto “Rossini mon amour”;esibizione in duo con Roberto Gatto nell’ambito di una rassegna jazz al teatro dell’Opera di Roma.Da alcuni anni si dedica anche all’insegnamento partecipando a master di jazz e tecnica di improvvisazione.
BIGLIETTI E INFO
Lo Spazio “Le Rotative” è situato in via Benedettine, 68 - Piacenza
I biglietti sono acquistabili a Piacenza presso Alphaville (via Tempio 50) il mercoledì e il venerdì dalle 17.00 alle 19.30 oppure all'uscita di ogni concerto o su www.ticketandtravel.it
Info: 349 - 89.67.582
info@piacenzajazzfest.it
Acquisto biglietti online www.ticketandtravel.it
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La rassegna “Piacenza Jazz Fest 2006” (terza edizione) è organizzata dall’Associazione Culturale “Piacenza Jazz Club” in collaborazione con la Fondazione di Piacenza e Vigevano, il Comune, la Provincia di Piacenza e la Regione Emilia Romagna.
La rassegna, che giunge alla sua terza edizione, si è inserita ormai a pieno titolo nella cerchia dei migliori jazz festival italiani, conquistando le simpatie di un sempre maggior numero di utenti dell’alta Italia e meritando l’attenzione della stampa specializzata del settore a livello nazionale.
Sulla base del vistoso successo delle due edizioni precedenti, la manifestazione vuole rilanciare una proposta culturale ancora più forte e articolata, che mira a coinvolgere gli studenti del Conservatorio, del Liceo Artistico, delle scuole medie, i giovani e tutta la comunità del territorio; un evento orientato a favorire lo sviluppo culturale e turistico dell’Emilia Romagna, consolidandosi negli anni come un appuntamento fisso, un vero e proprio punto di riferimento nel panorama culturale del nord Italia.
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