Sabato 25 Marzo 2006 - ore 21:15 - Piacenza Jazz Fest - Teatro “President” - Piacenza ART ENSEMBLE OF CHICAGO
Roscoe Mitchell (sax)
Joseph Jarman (sax)
Corey Wilkes (tromba)
Jaribu Shahid (contrabbasso)
Famoudou Don Moye (batteria)
Nel 1965 un gruppo di musicisti-compositori dell’area di Chicago fondava una scuola-cooperativa (A.A.C.M ovvero Association for the Advancement of Creative Musicians) con lo scopo di promuovere e far conoscere una musica originale che in quegli anni non era tenuta nella dovuta considerazione.
I loro nomi, Muhal Richard Abramn, Roscoe Mitchel, Lester Bowie, Joseph Jarman, Leroy Jenkins, Anthony Braxton, George Lewis, Leo Smith oggi non hanno bisogno di presentazioni, ma per riscuotere la dovuta attenzione da pubblico e critica si dovette attendere l’estate del 1969 quando un nucleo di quei musicisti (Mitchell, Bowie, Jarman a cui si unirono il contrabbassista Malachi Favors e successivamente il percussionista Don Moye) sotto la denominazione di Art Ensemble of Chicago si presentò al pubblico di Parigi. Qualcosa di nuovo era nato, si parlò di Great Black Music, la loro musica fu letta in chiave africanista e protestataria, ma i musicisti rivendicarono subito il diritto di suonare qualsiasi cosa oltre i confine del jazz e si dichiararono entusiasti di Cage e Webern. In qualche circostanza si univa anche il pianista Muhal Richard Abrams, come per la registrazione di quel capolavoro che resta “Fanfare For The Warriors“.
Nasce e si sviluppa un’ intensa esperienza musicale senza precedenti nella storia del jazz che continua fino ad oggi, ricca di capolavori e svolte imprevedibili, capace di coinvolgere un pubblico trasversale proveniente anche da ambienti eurocolti e circuiti rock. Nella musica dell’AEOC è presente l’Africa ma anche l’Europa (famosa la rielaborazione del “Lamento di Arianna“ di Claudio Monteverdi). C’è ovviamente anche la tradizione del Jazz; il sax di Roscoe Mitchell ha una sonorità che richiama Lester Young unita alle influenze di Dolphy, Coltrane e Ornette Coleman. Ma Mitchell è essenzialmente polistrumentista e suona tutta la gamma dei saxofoni, vari flauti e diversi strumenti a percussione. Il polistrumentismo sarà sempre una delle componenti principali del gruppo.
Roscoe Mitchell, autore di “Nonaah“, uno dei capolavori della musica afroamericana contemporanea, è in sostanza l’esploratore del gruppo. Nei suoi “soli” improvvisati la componente del suono è importante quanto (se non di più) gli altri parametri della musica.
Lester Bowie ci ha lasciato qualche anno fa. E’ stato un trombettista dal timbro simile ai grandi del periodo classico del jazz, un suono che utilizzava sia nelle improvvisazioni più astratte che nelle sequenze più vicine alla musica pop nera. Bowie ha rappresentato la componente parodistica e giocosa, (si presentava in scena con camice bianco) contrapponendosi alla figura più austera ed enigmatica di Mitchell.
Joseph Jarman ottiene sui saxofoni (li suona praticamente tutti oltre ai flauti e pianoforte) una voce aspra e potente analoga ad un cantante di blues rurale. Interessato alla meditazione e ad alcune culture orientali, si propone come narratore della cultura nera.
Anche Malachi Favors non è più con noi. La sua recente scomparsa non ha cancellato l’immagine del contrabbassista dal volto dipinto, solidissimo strumentista, vera colonna portante del gruppo.
Don Moye, percussionista e batterista di pregio, amplia la già vasta tavolozza di colori dell’Art Ensemble of Chicago..
Oggi, rinnovatisi nell’ organico, gli AEOC continuano il loro viaggio proponendo in ogni concerto quella fantasmagorica mescolanza di suoni, colori, ritmi, urla ed evocando un rituale che sa di antico e moderno nello stesso tempo e che non può non rimanere impresso nella mente.
BIGLIETTI E INFO
I biglietti sono acquistabili a Piacenza presso Alphaville (via Tempio 50) il mercoledì e il venerdì dalle 17.00 alle 19.30 oppure all'uscita di ogni concerto o su www.ticketandtravel.it
Info: 349 - 89.67.582
info@piacenzajazzfest.it
Acquisto biglietti online www.ticketandtravel.it
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La rassegna “Piacenza Jazz Fest 2006” (terza edizione) è organizzata dall’Associazione Culturale “Piacenza Jazz Club” in collaborazione con la Fondazione di Piacenza e Vigevano, il Comune, la Provincia di Piacenza e la Regione Emilia Romagna.
La rassegna, che giunge alla sua terza edizione, si è inserita ormai a pieno titolo nella cerchia dei migliori jazz festival italiani, conquistando le simpatie di un sempre maggior numero di utenti dell’alta Italia e meritando l’attenzione della stampa specializzata del settore a livello nazionale.
Sulla base del vistoso successo delle due edizioni precedenti, la manifestazione vuole rilanciare una proposta culturale ancora più forte e articolata, che mira a coinvolgere gli studenti del Conservatorio, del Liceo Artistico, delle scuole medie, i giovani e tutta la comunità del territorio; un evento orientato a favorire lo sviluppo culturale e turistico dell’Emilia Romagna, consolidandosi negli anni come un appuntamento fisso, un vero e proprio punto di riferimento nel panorama culturale del nord Italia.
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