Lunedì 17 Luglio 2017 - ore 12:30 - Fondazione di Piacenza e Vigevano Le opere di Pacifico Sidoli nella sede della Fondazione
Contratto di comodato d’uso tra la la famiglia dell’artista e l’ente
PIACENZA. Una selezione di opere di Pacifico Sidoli (Bettola, 1868 – Piacenza 1963) è stata concessa dalla famiglia dell’artista in comodato d’uso gratuito alla Fondazione di Piacenza e Vigevano. Grazie a tale accordo, tre tele di Sidoli saranno infatti esposte al pubblico presso la sede dell’ente, in via S. Eufemia 13. Si tratta delle opere Sole (cm. 120 x 85), Diogene (cm. 171 x 128) e Fantasmi del passato (cm. 262 x 176).
L’iniziativa è stata illustrata a Palazzo Rota Pisaroni, alla presenza della nipote dell’artista Laura Sidoli, e dal presidente della Fondazione Massimo Toscani.
Pacifico Sidoli nacque nel 1868 a Rossoreggio di Bettola. Si avvicinò fin dalla più tenera età all’arte, seguendo l’inclinazione artistica della famiglia (gli artisti Nazzareno e Giuseppe Sidoli erano suoi fratelli).
Fu allievo di Bernardino Pollinari presso l'Istituto «Gazzola». Giovanissimo, si segnalò fin da subito in ambito locale per il tratto lieve e la grande capacità. Nel 1892 ebbe la prima commissione pubblica: per la chiesa piacentina di Sant’Eufemia eseguì il S. Folco Scotti. In seguito si recò a Parigi, dove fu presto ammesso ai Salons: sue opere figurarono nel gruppo dei Divisionisti accanto a quelle di Segantini e di Previati. Qui si fece un buon nome non solo come ritrattista, ma anche come pittore di paesaggi, realizzati ad olio, a pastello o all'acquarello. Allestì personali oltre che a Parigi, a Londra, a Pietroburgo, a Strasburgo. Partecipò alla Biennale di Venezia del 1912. Ritornato in Italia, nel '30 si stabilì a Milano, ove rimase fin verso il 1960, quando ritornò a Piacenza, dove si spense nel 1963.
Molte sono le sue opere conservate in collezioni pubbliche e private. Una sua opera è nel Museo di Strasburgo, altre, giovanili, presso l'Istituto «Gazzola» di Piacenza (tra le quali un ritratto di Bernardino Pollinari, San Giovannino e un Paggio del 500 (1891). Sue opere sono esposte alla Galleria d’Arte moderna Ricci Oddi, che nel 1996 gli dedicò un’antologia. A Piacenza nel 1913 dipinse, anche ad affresco e a tempera, il soffitto del palazzo della Banca Cattolica di S. Antonino ora Poste centrali.
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