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Sabato 2 Maggio 2015 - dal 2 maggio al 13 giugno 2015 - Piacenza

Piacenza Jazz Fest

Dodicesima Edizione

Piacenza Jazz Fest La dodicesima edizione di questo festival, ormai noto in tutta Italia, è caratterizzata, come molte altre manifestazioni, dalla concomitanza (appositamente creata) con Expo Milano 2015. Questo fatto lo diversifica alquanto dalle sue precedenti edizioni per tre motivi fondamentali: la collocazione stagionale avanzata (dal 2 maggio al 13 giugno), i luoghi (teatro Municipale e palazzo Farnese si aggiungono all’elenco delle sale toccate dagli eventi) e la realizzazione di due produzioni originali e strettamente legate al territorio. Nonostante questo, il Piacenza Jazz Fest, mantiene la sua anima profondamente divulgativa, socialmente trasversale e culturalmente molto articolata, coinvolgendo nuovamente il carcere cittadino, le scuole elementari e medie superiori, il Conservatorio, l’Università, l’ospedale; animando il centro storico, divulgando la conoscenza e promuovendo la formazione con seminari, concorsi, incontri, conferenze, presentazione di libri, accompagnando i bambini a scuola con i “pedibus musicali” e molto altro. Senza dimenticare le rassegne che lo hanno preceduto, come “Piacenza Suona Jazz” in dieci locali e gli “aperitivi swing” al Centro Gotico nello scorso mese di marzo. Anche quest’anno il festival avrà un’appendice estiva in “Summertime in Jazz”, che seguirà a ruota, iniziando i primi di luglio per concludersi a metà agosto.
La presenza in cartellone di artisti come Stefano Bollani, Jan Garbarek, Trilok Gurtu, Dave Weckl, Lars Danielsson, Franco D’Andrea e Gianluigi Trovesi, tra gli altri, fornisce indubbiamente lustro e attrattività verso la manifestazione, che in ogni edizione si conferma essere uno tra i “punti di forza” culturali della nostra provincia.
Qualche parola in più vorrei spenderla per le due produzioni che il festival ha messo in campo. Una, quella di Gianluigi Trovesi con lo storico Corpo Bandistico Pontolliese e la collaborazione delle bande di Pontenure e Piacenza, ha lo scopo di valorizzare un aspetto importantissimo del “fare musica” in Italia, quello appunto dei corpi bandistici che, tra difficoltà e forte impegno volontario, portano avanti una formazione musicale di base insostituibile per il nostro tessuto sociale, aimè spesso coinvolgendo maggiormente la provincia che la città. Una realtà, quella delle bande musicali che “punteggiano” il nostro territorio, davvero ricca di storia musicale e umana e alla quale porre maggiore attenzione. Molti musicisti hanno mosso i loro primi passi in banda, come lo stesso Trovesi (e il sottoscritto). L’unione tra lo “spirito libero” di Trovesi e la sonorità bandistica, assicura un concerto imperdibile, di pura e squisita contaminazione stilistica, ma di piena integrazione culturale...l’essenza del Jazz!
Di “buona contaminazione” è ricca anche l’altra produzione originale, quella affidata alla sapiente penna del m° Giuseppe Parmigiani di Piacenza. Un progetto sulle più famose arie verdiane, rivisitate con cura e rispetto musicologico attraverso lo stile e il linguaggio tipici della musica jazz. Un progetto nato diversi anni fa e realizzato nel 2000 per l’Expo di Hannover dalla Sugar Kitty Big Band di Piacenza, che viene oggi rivisto e riproposto con un forte allargamento di organico a quindici archi e due corni in aggiunta ai 18 elementi della big band, grazie alla collaborazione con il conservatorio cittadino. Un altro evento da non perdere che, coinvolgendo la figura di Giuseppe Verdi è fortemente vocato ad esprimere le peculiarità del nostro territorio.
Il termine “territorio”, forse un po’ abusato di questi tempi, ha però una valenza identitaria importante, anche se di una piccolissima parte del nostro mondo globalizzato. Significa riconoscersi sulla base di ciò che ci ha formati e nella prospettiva, di piena apertura, verso un futuro da costruire insieme con positività e fiducia. Doti, queste, forse difficili da ritrovare in questi anni “poco illuminati”, ma che devono restare alla base di tutto il nostro vivere, delle nostre scelte, del nostro operato. È su queste premesse che un’associazione culturale come la nostra si muove, cercando, pur nel suo piccolo, di promuovere l’aggregazione, l’integrazione, la Cultura come crescita personale e sociale, verso una migliore qualità delle vita.
È di conforto in tutto ciò avere al fianco enti che sostengono questa visione e questi scopi, come la Fondazione di Piacenza e Vigevano che, con particolare e gradita attenzione, segue e sostiene i nostri passi da dodici anni, valorizzando al massimo le nostre prerogative e i nostri intenti, in piena sintonia con gli scopi e con i sentimenti che guidano le nostre scelte organizzative. Con la Fondazione anche il Comune e la Provincia di Piacenza, la Fondazione Teatri, la Regione Emilia-Romagna e, per il quarto anno consecutivo, il MiBACT con il suo Patrocinio. Importante anche il sostegno di enti privati e imprenditori che, nonostante la crisi in atto, non fanno mancare il loro sostegno.
Nella speranza che le nostre proposte vi siano gradite e concorrano a farvi tenere maggiormente spenta la televisione, vi auguriamo Buon Festival!

Il direttore artistico
Gianni Azzali

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