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Home Page    News     Ferruccio Filipazzi UN TRENO DI PERCHÉ   

 

Domenica 17 Gennaio 2016 - ore 16:30 - Teatro Comunale Filodrammatici

Ferruccio Filipazzi UN TRENO DI PERCHÉ

XX Rassegna di Teatro per le Famiglie “A teatro con mamma e papà”

Ferruccio Filipazzi  UN TRENO DI PERCHÉ Ferruccio Filipazzi
UN TRENO DI PERCHÉ

di Ferruccio Filipazzi e Luciano Giuriola - da un’ idea scenica di Tinin Mantegazza
con Ferruccio Filipazzi
scena e oggetti realizzati da Graziano Venturuzzo - pittura a cura di Giulia Bonaldi

Un’infinita curiosità spinge sempre i bambini verso il perché di ogni cosa. Con la loro mente veloce, libera e curiosa, ci riportano quesiti dall’apparenza bizzarra, a volte raggelanti; pongono domande e attendono risposte significative. Ai perché dei più piccoli è dedicato lo spettacolo di Ferruccio Filipazzi “Un treno di perché”, in scena domenica 17 gennaio alle ore 16.30 al Teatro Comunale Filodrammatici per la XX edizione della Rassegna di teatro per le famiglie “A teatro con mamma e papà” organizzata da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza in collaborazione con l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Lo spettacolo scritto da Ferruccio Filipazzi e Luciano Giuriola da un’idea scenica di Tinin Mantegazza, rivolto a un pubblico dai 3 anni, replicherà lunedì 18 gennaio alle ore 10 per le scuole dell’infanzia e primarie, nell’ambito del cartellone di “Salt’in Banco”, XXXVI Rassegna di Teatro Scuola organizzata da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza, con la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Un padre ed il suo pic¬colo stanno giocando con un trenino. Il padre è sommerso dai tanti perché del suo bambino. Un po’ negandosi, un po’ stando al gioco affiora il ricordo di Rocco, amico d’infanzia, e del suo papà ferroviere. Un papà ferroviere, forse capotreno, che aveva sempre voglia di regalare storie a grandi e piccini. Il paese di Rocco erano poche case tra un pascolo e un campo di grano: la scuola, la chiesa, la piccola piazza e la stazione. Tutta la vita era lì. E così la sera, prima di andare a letto, ci si trovava tutti insieme con le famiglie a commentare la giornata, quello che era successo, ... a volte le sere erano più speciali quando arrivava il papà di Rocco, che era l’unico abitante di quel paese che viaggiando in treno, vedeva un mondo agli altri sconosciuto. E lui era in grado si rispondere a domande e curiosità di tutti, grandi e piccoli. Ma il momento più speciale per Rocco arrivava quando, entrato a letto, il papà era tutto per lui. In una notte, più magica delle altre, Rocco, che era un bimbo un po’ cicciotto, attraverso le storie del suo papà, impara ad accettarsi ed a capire anche “chi nasce un po’ più in là”.
Ferruccio Filipazzi, com’è sua consuetudine, utilizza in scena varie tecniche: teatro d’attore, narrazione, teatro di figura, canzoni dal vivo. «Ho voluto riaccostarmi - spiega Filipazzi - alle modalità semplici e immediate del teatro; una sorta di iniziazione che, partendo dai perché, perché, perché dei piccoli, sappia mostrare come dal gioco di tutti i giorni si possa giungere al racconto, alla rappresentazione, al teatro; dal gioco dei piccoli a quello degli adulti, in un percorso circolare che il teatro può trasformare in esperienza».

pubblico: da 3 anni
teatro d’attore, narrazione, teatro di figura, canzoni dal vivo

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