Giovedì 21 Aprile 2016 - ore 21:00 - Teatro Municipale FRATTO_X
Altri Percorsi - Stagione di Prosa “Tre per Te”
Antonio Rezza / Flavia Mastrella
FRATTO_X
di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
con Antonio Rezza - e con Ivan Bellavista
(mai) scritto da Antonio Rezza - habitat di Flavia Mastrella
assistente alla creazione Massimo Camilli - disegno luci Mattia Vigo
macchinista Andrea Zanarini - organizzazione generale Stefania Saltarelli
una produzione RezzaMastrella, Fondazione TPE - TSI La Fabbrica dell’Attore, Teatro Vascello
Torna a Piacenza Antonio Rezza, che con Flavia Mastrella forma una coppia artistica unica nel suo genere, Premio Speciale Ubu 2013, che da più di vent’anni lavora al di fuori della scena “ufficiale” mettendo a confronto il genio sfrenato dell’attore e l’intuito plastico di un’artista visiva originale.
Un ritorno atteso nella nostra città, dopo il successo ottenuto nell’edizione 2014 del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”.
Per Rezza/Mastrella è la prima volta al Teatro Municipale, dove giovedì 21 aprile alle ore 21 è in programma “Fratto_X”, ultimo appuntamento del cartellone Altri Percosi 2015/2016 della Stagione “Tre per Te” organizzata da Teatro Gioco Vita, direzione artistica di Diego Maj, con Fondazione Teatri e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Uno spettacolo che saprà ancora una volta scuotere lo spettatore assopito, divertirlo e scandalizzarlo con le tante maschere “naturali” di Rezza, che lo rendono l’istrione per eccellenza del teatro di questi anni.
«Si può parlare con qualcuno che ti dà la voce? - sono le parole di Rezza - Si può rispondere con la stessa voce di chi fa la domanda? Due persone discorrono sull’esistenza. Una delle due, quando l’altra parla, ha tempo per pensare: sospetta il tranello ma non ne ha la certezza. La manipolazione è alla base di un corretto stile di vita. Per l’ennesima volta si cambia forma attraverso la violenza espressiva. Mai come in questo caso o, per meglio dire, ancora come in questo caso, l’odio verso la mistificazione del teatro, del cinema, della letteratura, è implacabile. Il potere sta nel sopravvivere a chi muore. Noi siamo pronti a regnare. Bisognerebbe morire appena un po’ di più».
«L’habitat Fratto_X - spiega Flavia Mastrella nelle sue note - è un impeto da suggestioni fotografiche. Le immagini raccontano la strada che corre e l’impossibilità di agire. Scie luminose si materializzano con l’inquietante delicatezza dei fiori visti da vicino. Come anche Fratto_X è un ideogramma, insegue la leggera freschezza vibrante del tratto e il colore saturo dell’immagine in 3d. Una distesa di pelle calda organizza figure antropomorfe, sommerse dalla carne e dalla carnalità, vittime disponibili alla persuasione di massa. L’inutilità permea e comprime i personaggi che si affacciano da un divieto X. La Sedia, mezzo mutante color azzurro, pelle e ruggine, è presa in prestito dal teatro di narrazione. Il Telecomandato geneticamente alterato e il Miracolo dell’urbanizzazione sono sculture mobili dipendenti. La carcassa del guerriero viene riproposta come presenza epica solo nella forma e nell’atteggiamento».
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