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Home Page    News     L’OMBRA E IL SUO DOPPIO - Il corpo nel teatro d’ombre contemporaneo   

 

Lunedì 16 Maggio 2016 - Dal 16 maggio al 4 giugno 2016 - dalle ore 10:00 - Piacenza, Officina delle Ombre

L’OMBRA E IL SUO DOPPIO - Il corpo nel teatro d’ombre contemporaneo

5° laboratorio internazionale sull’ombra e il teatro d’ombre

L’OMBRA E IL SUO DOPPIO - Il corpo nel teatro d’ombre contemporaneo Teatro Gioco Vita
L’OMBRA E IL SUO DOPPIO - Il corpo nel teatro d’ombre contemporaneo


5° laboratorio internazionale sull’ombra e il teatro d’ombre
a cura di Fabrizio Montecchi e Nicoletta Garioni


Al via il 5° Laboratorio internazionale di Teatro Gioco Vita sull’ombra e il teatro d’ombre del ciclo “L’arte immateriale”: l’edizione 2016 si terrà dal 16 maggio al 4 giugno all’Officina delle Ombre di Piacenza, l’atelier del centro di produzione teatrale diretto da Diego Maj. Sarà dedicata al corpo nel teatro d’ombre contemporaneo e avrà per titolo “L’ombra e il suo doppio”. A curare il progetto, Fabrizio Montecchi e Nicoletta Garioni.
Il percorso è organizzato da Teatro Gioco Vita in partnership con l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita nell’ambito del programma “InFormazione Teatrale”. Come nelle passate edizioni del Laboratorio internazionale, sono attesi allievi oltre che dall’Italia, da diversi paesi europei ed extraeuropei, tra cui Finlandia, Romania, Germania, Brasile.
Il teatro d’ombre trova la sua particolarità/originalità nel portare in scena ombre, cioè presenze immateriali e incorporali; però lo può fare solo portando in scena anche i corpi materiali che le creano. Legati tra loro attraverso la luce, l’ombra e il corpo sono indissociabili. L’ombra, se privata del corpo che la crea, è denudata della sua consistenza, mentre il corpo, privato dell’ombra, perde la sua realtà. Questa relazione è il tema d’indagine del 5° Laboratorio internazionale “L’arte immateriale”.
«L’ombra - spiegano i curatori del progetto - forse perché percepita con il solo senso della vista e come una forma piatta, è considerata irreale, pura apparenza. Però, anche a dispetto di tutte le rappresentazioni platoniche che fanno riferimento alle sue qualità di vaghezza e di ambiguità, l’ombra resta indice di una presenza (o della convinzione che ci sia una presenza, o ancora, del desiderio di essa). Perché l’ombra, proprio per questa indissociabile relazione che la lega attraverso la luce al corpo, ci testimonia che dove vi è lei, vi è sempre realtà. L’ombra non è un prolungamento fantomatico del reale ma un suo complemento necessario, un suo attributo obbligatorio. Se viene a mancare, l’oggetto perde la sua realtà e diventa lui stesso fantomatico. Lo stesso vale per l’ombra: se privata del corpo che la crea, è denudata di tutta la sua consistenza. Il rapporto tra ombra è corpo è dunque inalienabile».
Il laboratorio sarà articolato in tre parti: introduzione al teatro d’ombre; il corpo sulla scena del teatro d’ombre contemporaneo (il corpo del performer-animatore, il corpo dell’ombra corporea, il corpo dell’oggetto); esercizi di messinscena. Il percorso formativo si concluderà con il consueto momento di confronto con il pubblico: appuntamento venerdì 3 giugno all’Officina delle Ombre di Piacenza con gli studi finali dei partecipanti al Laboratorio. L’esito è inserito nel cartellone “Pre/Visioni” (curato da Teatro Gioco Vita e Associazione Amici del Teatro Gioco Vita con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano) della Stagione di Prosa 2015/2016 del Teatro Municipale. Gli studi originali presentati in questa occasione sono il frutto dell’esplorazione e della sperimentazione delle tante relazioni che sulla scena del teatro d’ombre contemporaneo intercorrono tra corpo e ombra
Il 1° laboratorio del ciclo di Laboratori internazionali di Teatro Gioco Vita sull’ombra e il teatro d’ombre, “Il simulacro dell’ombra”, che si è tenuto nel 2012, indagava ruolo, tecniche e funzioni dell’oggetto-sagoma nel teatro d’ombre contemporaneo, con incursioni tra arte, fumetto, grafica e illustrazione. Si è poi passati ad analizzare nel laboratorio 2013 “La scena proiettiva: ombre e nuovi media”, con la collaborazione artistica su nuovi media e scena virtuale di Michele Sambin e Alessandro Martinello di Tam Teatromusica, il tema del teatro d’ombre e dei nuovi linguaggi della scena contemporanea. Tema principale del 2014 è stata la scrittura scenica nel teatro d’ombre contemporaneo in tutti i suoi aspetti: dispositivi proiettivi e scenografia; drammaturgia e testo; disegno e sagoma; suono e musica; azione e recitazione. Mentre nel 2015 si è lavorato su “Partiture per l’ombra”, la musica nel teatro d’ombre contemporaneo.

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