Martedì 24 Maggio 2005 - Libertà
Stimmungen, domani in Fondazione
Per "La bambola" di Lubitsch in scena musiche originali
La magia delle immagini della pellicola del grande maestro sarà accompagnata dalla colonna sonora originale scritta dai due giovani compositori ed esecutori.
Il secondo dei due appuntamenti del ciclo "Stimmungen - Emozioni dalla Germania tra immagini, parole e musica", organizzato dal Centro culturale italo-tedesco di Piacenza con Fondazione di Piacenza e Vigevano, avrà luogo domani alle 21 all'Auditorium di via Sant'Eufemia con la proiezione del film Die Puppe - La bambola diretto da Ernst Lubitsch con Ossi Oswalda, Hermann Thimig, Victor Janson e Josefine Dora. La magia delle immagini del film del grande maestro non necessita di alcuna parola, unica concessione una colonna sonora originale eseguita dal vivo dai due giovani compositori, Andrea Manzoni al pianoforte e Zeno Gabaglio al violoncello. Terrorizzato dal matrimonio, Lancelot (Thimig) decide di inscenare le nozze con una bambola meccanica: ma, a sua insaputa, al posto dell'automa si sostituisce Ossi (Oswalda), la figlia del fabbricante Hilarius (Janson). Emblematico il prologo in cui Lubitsch in persona sistema due pupazzi in una casa da bambola, da cui usciranno poi 2 attori in carne ed ossa: l'umano si confonde con l'artificiale e la finzione nasce sotto gli occhi dello spettatore, senza nascondere i propri trucchi. Le scenografie bidimensionali, il tema del doppio e del rapporto tra creatore e creatura rimandano all'espressionismo e al "gabinetto del dottor Caligari": ma il tono è ilare e ricco di trovare più vicine, semmai, al surrealismo ( i 2 cavalli parlanti che si accovacciano come cani). La raffinatezza del gioco degli equivoci e la perfetta direzione degli attori (sorprendente la protagonista) sono quanto di più lubitschiano si possa immaginare: uno dei suoi capolavori. Zeno Gabaglio, classe '79, ha compiuto gli studi alla Scuola universitaria di musica di Lugano in Pedagogia musicale, materia principale violoncello. Dal '99 è membro dell'Orchestra svizzera dei Giovani. Compositore, autore di colonne sonore di cinema muto (primo premio sezione giovani Aosta 2002 e terzo premio 2003), recensisce dischi e concerti. Le suo doti lo hanno portato successivamente a una serie di successi, tra cui la colonna sonora de Lo sconosciuto di Tod Browning, con Andrea Manzoni, sul capolavoro di Buster Keaton Sherlock Junior. Manzoni ha compiuto studi di musica classica e moderna. Nel '98 ha frequentato i primi 3 anni del corso di composizione con Lasagna ed il corso di pianoforte sotto la guida di Patrizia Bernelich. Nel 2000 inizia il corso di musica d'insieme con Stefano Solani e, dal 2003, ha iniziato l'approfondimento sull'improvvisazione in piano solo con il maestro Stefano Battaglia. Tra le sue collaborazioni pop e soul, ricordiamo "Jet-set, Justrio, Black Vibe"; nel 2000 suona con il gruppo Chicos de Cadiz, poi col sassofonista Melis e il cantante Ruggeri. Poi, con Annalisa Minetti. Dal 2003 lavora a un progetto quinquennale con il quartetto biellese formato da Ruggeri, Beryinaria, Beccaro.