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Martedì 31 Maggio 2005 - Libertà

Lubitsch, quelle note per Die Puppe

Stimmungen: in Fondazione il film musicato da Manzoni e Gabaglio

Una donna-automa vispa e vivace, un giovane indeciso, unico erede del ricchissimo Barone von Chantarelle, che ne pretende il matrimonio: una storia dai contorni fiabeschi che si svolge sullo sfondo di un casetta di cartone per il gioco dei bambini. Con Die Puppe - La Bambola (più noto come La Bambola di carne), attingendo all'operetta di A. E. Wilner, a sua volta ispirata ad un racconto di E. T. A. Hoffmann, il regista Ernst Lubitsch nel 1919 dava la sua personale e sorridente versione del tema degli antenati dei robot, che tanto aveva affascinato e affascinerà il cinema e la letteratura. Un mondo di emozioni, con il quale il Centro Culturale italo-tedesco di Piacenza e Lodi, in collaborazione con il Goethe Institut di Roma, ha concluso nei giorni scorsi alla Fondazione di Piacenza e Vigevano il ciclo intitolato Stimmungen, a rievocare attraverso diverse forme artistiche i molteplici significati racchiusi nella parola tedesca. L'incontro su Die Puppe non ha però solo fornito lo spunto per portare all'attenzione l'opera di Lubitsch, uno dei grandi registi della Germania degli anni '20, poi emigrato a Hollywood (morirà a Los Angeles nel 1947). Trattandosi di un film muto, gli organizzatori hanno pensato bene di coinvolgere due giovani compositori, il biellese Andrea Manzoni e il ticinese Zeno Gabaglio, che hanno elaborato una colonna sonora originale, risultata appropriata e coesa alle immagini cinematografiche. Zabaglio al violoncello e Manzoni al pianoforte hanno eseguito per la prima volta la musica dal vivo proprio l'altra sera in Fondazione. Alcuni motivi conduttori hanno marcato le principali tematiche, come quella amorosa. Lo spaventato rampollo, Lancelot, suscita infatti subito l'interessa della sveglia Ossi, ma ci metterà un po' a capire di non poter fare a meno di quella che pensa sia un'automa, mentre in realtà il manichino, a causa di un incidente, è stato sostituito da una ragazza in carne ed ossa. Alla riuscita della proiezione ha contribuito il CineClub Piacenza, con il presidente Giuseppe Curallo nelle vesti di cineoperatore. Una collaborazione destinata a proseguire, con la presentazione al pubblico piacentino di ulteriori rare pellicole della cinematografia tedesca. "Per Die Puppe, se sarà possibile disporre di una registrazione della bella colonna sonora - ha annunciato Curallo - siamo disponibili a curare il doppiaggio, così da lasciare una traccia duratura di quanto ascoltato stasera". Il Centro italo-tedesco curerà invece la traduzione in italiano corrente. "Quella consegnata al pubblico - ha precisato la presidente del centro Milena Tibaldi Montenz - risaliva a poco dopo l'uscita della pellicola film. Ora la aggiorneremo, inserendola direttamente nel filmato".

Anna Anselmi

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