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Martedì 31 Maggio 2005 - Libertà

Un Maazel wagneriano con Baich e la Toscanini

Municipale - Stasera per la Concertistica

Il grande direttore d'orchestra torna sul podio per dirigere la Filarmonica; al violino solista una giovane e importante interprete apprezzate in Italia e all'estero
Stasera alle 21 al Teatro Municipale, per la Stagione concertistica curata dalla Fondazione Arturo Toscanini, salirà sul podio il grande direttore d'orchestra Lorin Maazel, che dirigerà l'Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini. In concerto la solista Lidia Baich, al violino. In programma Prélude à l'après-midi d'un faune di Claude Debussy, Poème op. 25 per violino e orchestra di Ernest Chausson, Introduzione e Rondò capriccioso op. 28 per violino e orchestra di Camille Saint-Saëns, Die Meistersinger von Nürnberg (Preludio), Lohengrin (Preludio Atto I), Tristan und Isolde (Preludio e morte di Isotta) e Tannhäuser (Ouverture) di Richard Wagner. Lorin Maazel è americano, nativo di Parigi, ed è da più di mezzo secolo alla ribalta della vita musicale, prima come "bambino-prodigio", poi come professionista adulto. Maazel, infatti, ha debuttato, fra i 9 e i 15 anni d'età, le più grandi orchestre americane ed è stato anche un virtuoso violinista e compositore. In 35 anni, Maazel ha finora diretto più di 140 orchestre in più di 4000 opere, fra lirica e concertistica. E' regolarmente ospite del Festival di Salisburgo e del Concerto di Capodanno a Vienna. Il debutto in Italia di Maazel avvenne nel 1953 al Teatro Bellini di Catania, quando il maestro sostituì un direttore che si era nel frattempo ammalato. E da quel giorno, gli applausi non si sono mai interrotti. Lidia Baich è considerata una delle più importanti giovani violiniste nell'attuale scenario internazionale della musica classica. È nata a San Pietroburgo, a soli quattro anni insiste per studiare violino, così suo nonno, direttore d'orchestra del Kirov Theatre, le fa costruire un violino, e diventa il suo primo maestro. Vince la sua prima competizione internazionale a otto anni e dopo una serie di altri primi premi in gare nazionali ed internazionali, nel 1998 vince il Grand Prix d'Eurovision con una performance eccezionale del quinto concerto di Vieuxtemps. Yehudi Menhuin, Presidente della Giuria Internazionale, la presenta con il titolo di Musicista Europea dell'anno. Negli anni seguenti viene invitata ad esibirsi nei più importanti teatri sia in concerti che in musical. Suona, inoltre, con le orchestre più importanti del mondo.

r. s.

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