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Lunedì 12 Settembre 2005 - Libertà

Cattedrale e piazza gremite

Restaurate le lapidi in memoria di Faustini e dell'Angil

Piacenza - (e.v.) Anche quest'anno la tradizionale Festa dal Dom ha fatto breccia nel cuore dei piacentini. In tantissimi, infatti, sono accorsi in questi giorni nel cuore della città per prendere parte ai festeggiamenti che nella giornata di ieri hanno vissuto il loro momento clou con la consegna alle tre famiglie scalabriniane del prezioso riconoscimento Angil dal Dom. La terza e ultima giornata della festa, organizzata dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano
in collaborazione con Anspi Domus Cattedrale, si è aperta alle 10 e 30 con la presentazione della mostra d'arte piacentina organizzata dalla Famiglia piasinteina e dall'Associazione Amici dell'arte, mostra a cui il pubblico è stato chiamato per la votazione dell'opera migliore. In esposizione, lungo il perimetro dei portici e in tutta piazza Duomo, più di settanta opere di pittura e scultura di oltre venti artisti locali. Prima della messa, celebrata alle 11, la festa dal Dom ha ospitato un importante appuntamento storico-artistico.
Alla presenza del sindaco di Piacenza Roberto Reggi, dell'assessore comunale alla cultura Alberto Squeri e delle autorità civili e militari della città, è stato infatti inaugurato il restauro delle due lapidi, collocate sotto i portici, dedicate all'Angil. Come ha spiegato Squeri, le steli, posizionate nel 1963 e nel 1964 in memoria di Valente Faustini e del primo restauro dell'Angil, sono state sottoposte a un attento lavoro di ripulitura per essere riconsegnate alla piazza, «che presto vedrà nuovi interventi di recupero». A celebrare, poi, il ritorno allo splendore delle due steli, anche l'attrice Francesca Chiapponi, che ha recitato sul sagrato della Cattedrale, la nota poesia di Faustini dedicata all'Angil.
La messa, tenutasi in un Duomo gremito, è stata celebrata da monsignor Anselmo Galvani, parroco della Cattedrale. La funzione, accompagnata dai canti del coro di Santa Giustina e dalla Cappella musicale Maestro Giovanni, è stata particolarmente toccante poiché, oltre alla festa del Dom, la comunità piacentina si è riunita per festeggiare anche il cinquantesimo anniversario di sacerdozio di monsignor Galvani. «Sono confuso ed emozionato - ha dichiarato don Anselmo alla platea che l'ha salutato con un grande applauso -. Pregate con me perché Dio mi aiuti a compiere il Suo servizio nell'umiltà e nella dedizione piena, fino a quando il Signore ci consentirà di stare insieme», ha detto il sacerdote commosso. Al termine della messa è intervenuto anche il vescovo di Piacenza Luciano Monari, che ha ringraziato don Anselmo «per la sua umiltà, il suo impegno e la presenza nella comunità. Una presenza - ha sottolineato - angelica, ossia testimone della Grazia e della presenza di Dio in mezzo a noi».
Al termine della funzione la consegna dell'Angil. La festa è proseguita nel pomeriggio con le visite guidate in Duomo organizzate dall'Anspi Domus della Cattedrale e la premiazione, con la medaglia d'oro offerta dalla Familia Piasinteina, del vincitore della mostra d'arte Albano Palmina. Premiato dal rasdür della Familia, Danilo Anelli, Palmina ha vinto con un opera in acrilico raffigurante piazza Cavalli. A chiudere l'edizione 2005 della Festa dal Dom la commedia dialettale in tre atti “Lassa fè a don Giacumei”, diretta da Delio Marenghi e presentata, presso i Chiostri del Duomo, dalla Filodrammatica Egidio Carella.

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