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Venerdì 7 Ottobre 2005 - Libertà

Ritorna dal 16 ottobre la riuscita rassegna “Scrivere l'arte”

Gli scrittori si raccontano in galleria
Alla Ricci Oddi cinque autori per altrettanti dipinti

Si era concluso con la prosa incantevole di Francesca Mazzucato l'ultimo ciclo di incontri della domenica mattina organizzati dalla Galleria Ricci Oddi in collaborazione con la Fondazione di Piacenza e Vigevano e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Piacenza. Il ciclo presentava una novità: per la prima volta non si convocavano studiosi a parlare delle opere della galleria, quanto piuttosto scrittori col compito di proporre un testo narrativo e poi leggerlo ad alta voce. I racconti sono poi stati raccolti in un Quaderno della Ricci Oddi dal titolo Scrivere l'arte. Il successo di pubblico ha spinto il direttore della Ricci Oddi Stefano Fugazza a replicare. A presentare ieri l'iniziativa c'era anche l'assessore alla cultura Alberto Squeri, che ha sottolineato l'importanza di questi incontri per portare in galleria un pubblico sempre più vasto. Da domenica 16 ottobre, per cinque domeniche consecutive, saranno dunque ospiti dell'aula didattica “G. Sidoli” altrettanti scrittori. Ad aprire il ciclo la narratrice e poetessa romana Laura Pugno, che si occuperà delle Ninfe (o Ninfee) di Ettore Tito. Laura Pugno, la cui produzione in versi ha conosciuto la pubblicazione su riviste autorevoli fin dalla più giovane età, è anche autrice del libro di racconti Sleepwalking. Tredici racconti visionari (Sironi, 2002), dove la sua prosa sorprendente già commentava aspetti del mondo dell'arte contemporanea. Sarà poi la volta del padovano Giulio Mozzi, che il 23 ottobre si occuperà del Ritratto del cavalier Giuseppe Bianchi di Tranquillo Cremona. Mozzi è noto, fin dall'esordio del 1993 con Questo è il giardino, come uno dei più interessanti autori di racconti italiani. Accanto alla produzione in proprio, uscita quasi tutta da Einaudi e Mondadori, c'è poi la didattica della scrittura creativa e l'attività editoriale, prima collaborando con Theoria e poi fondando il marchio Sironi, con un'attenzione da sempre rivolta agli esordienti, secondo l'insegnamento di Pier Vittorio Tondelli. Il 30 ottobre invece arriverà Piersandro Pallavicini a raccontarci a modo suo Dopo le piogge di marzo (Giardino Reale di Torino) di Marco Calderini. Ricercatore di chimica oltremolecolare all'Università degli studi di Pavia ha nel suo ultimo romanzo, Atomico Dandy (Feltrinelli), uno degli episodi più felici del 2005 per la narrativa italiana. Pallavicini scrive poi su numerose testate di settore, tra cui Pulp, e s'è dedicato più d'una volta all'opera del concittadino Lucio Mastronardi. Il milanese Matteo B. Bianchi, che accorda la sua preferenza a Occhi neri di Giacomo Grosso, sarà in galleria domenica 6 novembre. Laureato proprio in Storia dell'arte, Bianchi è noto per il romanzo Generations of love (Baldini&Castoldi). La sua attività l'ha portato a sperimentare le forme di scrittura più diverse: dalla commedia Bigodini interpretata da Platinette, al corto cinematografico Volevo sapere sull'amore, dai testi per la trasmissione radiofonica Dispenser fino a collaborazioni recenti in campo televisivo. Con la Preghiera del mattino di Vincenzo Irolli chiuderà il ciclo Silvia Magi il 13 novembre. Scrittrice che ama concentrarsi su testi brevi, scritti con una lingua attenta ai dettagli del corpo, la Magi è autrice nel 1997 insieme a Massimo Angiolani di Diego Hemingway nella città dei galli (Transeuropa) e da sola nel 2002 di Tutto quello che mi sta a cuore (Rizzoli). In conclusione Fugazza e Squeri hanno anche invitato all'inaugurazione della mostra QuindiciPerQuindici, che raccoglie cinquanta piccole opere di artisti piacentini, che si inaugurerà in galleria domani alle 17.

Gabriele Dadati

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