Venerdì 14 Ottobre 2005 - Libertà
Matematica e vita quotidiana
Riprende domani il ciclo di conferenze “I mercoledì della scienza”
Piacenza - Sbaglia chi ritiene la matematica esclusiva disciplina accademica destinata ad élite intellettuali specialmente versate soffrendo, viceversa, gran parte di noi quel tipo di ragionamento. La matematica è oggi diventata irrinunciabile arricchimento interiore, obbligatorio aggiornamento professionale perché, oltre allo schematismo scolastico e grazie all'incessante evoluzione informatica, permette di approfondire nuovi settori e stabilire inedite connessioni fra ambiti diversissimi del sapere. E l'undicesima edizione de I mercoledì della scienza, serie di conferenze tenute da illustri relatori presso l'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, mostrano la crescente importanza della divulgazione scientifica nella formazione e nel patrimonio culturale contemporaneo. Organizzati dal Dipartimento di matematica e fisica del liceo scientifico Respighi, dall'associazione Amici del liceo scientifico “Respighi” e da Teresa Rulfi Sichel riprendono il domani con il primo ciclo, La matematica e la vita quotidiana, mentre il secondo, Le nuove frontiere della scienza, è previsto per il prossimo marzo. Primo appuntamento il 12 ottobre alle 17.30 con Giochi per pensare, giochi per agire, relatore Roberto Lucchetti, docente al Politecnico di Milano, sull'importanza dei giochi per migliorare intuito e raziocinio ma anche per affrontare con piglio ed autorevolezza le difficoltà della vita. Proseguimento il 19 ottobre alle 17.30 con Matematica e medicina: esiste un'equazione per il corpo umano?, relatore Marco Franciosi, università di Pisa, riflessione sulla potenziale utilità e sulla non più rimandabile interazione fra discipline simili per impostazione e metodo per garantire maggior salute e benessere. Quindi, 26 ottobre, alle 17.30, Un'occhiata alla quarta dimensione, Maria Dedò, università di Milano, ripresa di un mito non solo della fisica del '900 che anche un famoso movimento artistico - il Cubismo di Braque e Picasso - cercò di legittimare oltre naturale percezione e rappresentazione tridimensionale. Poi, il 9 novembre alle 17.30 Un gioco nell'aria: matematica e letteratura, con Giuliano Spirito, liceo scientifico “Cavour” di Roma, sfatando diversi luoghi comuni tenta di rimarcare come materie apparentemente divergenti abbiano in realtà molti punti in comune. Infine chiusura il 16 novembre alle 17.30 con Giorgio Israel, università “La sapienza” di Roma, con Scienza pura ed applicata nell'ultimo trentennio: una trasformazione radicale, resoconto dell'evoluzione di un settore in continuo fermento per la fattiva collaborazione fra teoria e prassi. Un denominatore comune unisce dunque i vari temi proposti: il desiderio di progredire migliorando la vita quotidiana attraverso la matematica, gioco ma anche strumento fondamentale per curare il corpo e - ipotizzando una quarta dimensione o avvicinandosi all'affascinante universo letterario - lo spirito mentre la sperimentazione prosegue, inarrestabile, il proprio cammino.
Fabio Bianchi