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Domenica 23 Ottobre 2005 - Libertà

Don Giovanni, la sfrenata gioia di vivere

Conferenza di Maria Giovanna Forlani e Quirino Principe in Fondazione

Dal "dramma giocoso" di Mozart , composto su libretto di Lorenzo Da Ponte , al suo meno fortunato ed illustre precedente musicale di Giuseppe Cazzaniga (dal testo di Giovanni Bertati ), al quale si ispirò lo stesso genio di Salisburgo nel tratteggiare la figura del "Convitato di pietra", il mito di Don Giovanni e del Dongiovannismo, ovvero la vitale e sfrenata gioia di vivere e di amare, anche al di là di ogni restrizione etica e morale, che caratterizza il personaggio, ha conosciuto una fortuna letteraria e musicale senza precedenti.
Al centro del prestigioso convegno ospitato alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, vedendo nel ruolo di relatori Maria Giovanna Forlani , musicologa e docente di filosofia al liceo "Respighi", e nientemeno che il grande critico musicale Quirino Principe , saggista noto anche per le sue preziose traduzioni dal tedesco di libretti d'opera, drammaturgie e romanzi, lo spregiudicato libertino settecentesco ha finalmente calato la maschera, mettendo a nudo le mille sfaccettature della sua poliedrica personalità, attraverso le interpretazioni che di lui ci hanno lasciato le varie epoche.
Maria Giovanna Forlani ha così ripercorso le origini di Don Giovanni, irriverente e anticlericale creazione della Commedia dell'Arte, protagonista del Seduttore di Siviglia di Tirso De Molina o del Dom Juan ou le Festin de pierre di Molière , oltre che del dramma morale dell'ottocentesco autore spagnolo José Zorrilla y Moral . La lucida analisi della relatrice, che nel corso del precedente incontro si era focalizzata sulla genesi e sulle scelte estetico-formali dell'opera di Mozart, si è quindi snodata attraverso un paragone di ordine morale ed esistenziale fra le varie ed autorevoli lezioni del personaggio, mentre l'intervento di Principe è parso piuttosto orientarsi verso un indirizzo di natura musicologica. Il critico goriziano, infatti, che in Faust e Don Giovanni individua l'attualizzazione in un Europa non più interamente cristiana (anche all'indomani della lezione deista, atea e panteista degli Illuministi) dei miti medievali di Lohengrin e Parsifal , ha ricostruito con l'ineccepibile piglio del grande studioso, amante e profondo conoscitore della tradizione musicale europea, le suggestioni e gli omaggi tributati da Gluck, Boccherini, Richard Strauss e Tchaikovskij alla partitura di Mozart, non prima di averne individuato altri esempi letterari nel poema epico-satirico di Byron o nella diametralmente opposta visione di Nicolas Lenau insino a Don Giovanni e Faust , tragedia del romantico tedesco Christian Dietrich Grabbe.
L'iniziativa va ad inserirsi in un progetto realizzato dagli studenti del "Respighi" allievi di Forlani in collaborazione con l'associazione culturale Identità Europea, dalle precise finalità pedagogiche e didattiche: «L'intento è quello di invitare i ragazzi alla riflessione, in una società contradditoria come l'Europa di oggi che fatica a ritrovare e rielaborare i modelli etico-comportamentali del passato, dei quali Don Giovanni rappresenta la negazione», ha spiegato durante la presentazione la coordinatrice dell'incontro Daniela Braceschi di Identità Europea.

Alessandra Gregori

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