Venerdì 28 Ottobre 2005 - Libertà
L'astronauta Vittori e le sfide dello spazio
Ospite degli "Amici del Respighi", ha parlato delle recenti imprese e dei progetti
Se con i racconti di fantascienza di fine '800 e parte del '900 si sognavano voli interplanetari, la moderna tecnologia ci ha abituato a sensazionali scorribande spaziali. E ieri la Fondazione di Piacenza e Vigevano, in collaborazione con l'associazione "Amici del liceo scientifico Lorenzo Respighi", per celebrarne gli 80 anni, ha invitato una personalità d'eccezione, l'astronauta Roberto Vittori , attualmente protagonista di una grandiosa avventura scientifica, la Stazione spaziale internazionale (S.S.I.). Già pilota militare con (tra l'altro) soggiorno di circa tre anni nella nostra provincia a S. Damiano, dopo una rigorosa selezione è attualmente componente del Corpo spaziale europeo e come tale impiegato in importanti missioni, "Marco Polo" (2002) ed "Eneide" (2005). Nella breve conferenza ha sottolineato l'importanza dei viaggi spaziali per ricercare, in particolare, fonti energetiche alternative dovendo, quelle utilizzate, esaurirsi verso il 2050.
Potremmo così avere a disposizione una ricchissima miniera di prodotti puliti per sopperire al fabbisogno energetico mondiale con l'Elio 3 che potrebbe costituire preziosa risorsa per rifornire con continuità il globo. In un filmato ha poi ripercorso la propria esperienza tra mondo aeronautico e mondo spaziale ricordando l'importanza dei progetti elaborati separatamente dai russi con la Soyuz, dagli americani con gli Space shuttle, infine da diversi partner nella Stazione spaziale internazionale - fermamente voluta dall'America per avvicinarsi all'ex Unione Sovietica., favorire la collaborazione Est-Ovest, e rompere la cortina di ferro creatasi prima del crollo del muro di Berlino - e poi estesa ad europei e giapponesi.
Diverse mentalità, tecnica e cultura da parte dei tradizionali e per decenni principali antagonisti, russi ed americani, ma unico obiettivo: favorire la cooperazione scientifica all'insegna del benessere comune. Le incessanti scoperte - ha ricordato Vittori - obbligano a ridisegnare i programmi, con gli Shuttle probabilmente destinati tra poco ai trasporti civili mentre l'ingresso della Cina dovrebbe implicitamente favorire la competitività.
Interessante il dibattito finale, le domande poste soprattutto da studenti per conoscere un lavoro tanto impegnativo quanto faticoso come quello dell'astronauta che richiede duri test psicologici ed attitudinali, disciplina differenziata, mesi di rigidissima preparazione per abituarsi alla microgravità.
Fabio Bianchi