Domenica 13 Novembre 2005 - Libertà
Questa mattina alla "Ricci Oddi"
Silvia Magi conclude il ciclo "Scrivere l'arte"
Si conclude stamattina alle 10.30 alla Galleria Ricci Oddi il ciclo Scrivere l'arte. Ultimo ospite è la scrittrice anconetana Silvia Magi, invitata dal direttore Stefano Fugazza, che si confronterà con il dipinto Preghiera del mattino (1931) di Vincenzo Irolli e leggerà il racconto scritto per l'occasione.
Silvia Magi, dopo essere comparsa in Fifth-Coda II (Transeuropa), ha esordito nel 1997 con le narrazioni di Diego Hemingway nella città dei galli (Transeuropa) scritto a quattro mani con Massimo Angiolani, e ha poi pubblicato il volume di racconti brevi Tutto quello che mi sta a cuore (Rizzoli) nel 2002.
La capacità narrativa di Silvia Magi sta in uno sguardo acuto sulle cose, nella sua capacità di andare ai dettagli in modo nitido, con esattezza. Le sue narrazioni si compongono di frasi brevi, che aprono in continuazione la percezione delle cose, allargano il campo. E altro punto di interesse è sicuramente il fatto che il punto di vista può essere indipendentemente femminile o maschile, senza per questo risultare più o meno credibile. Si può credere che tra i punti di riferimento di questa giovane autrice ci sia un narratore come Claudio Piersanti.
L'occasione di incontrare Silvia Magi è un'occasione rara: si tratta infatti di una scrittrice che vive in maniera molto riservata il suo lavoro, senza esporsi troppo.
Dopo quest'ultimo incontro comincerà il lavoro di confezione del Quaderno della Ricci Oddi che, stampato grazie al contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, vedrà la luce nella primavera prossima, quando si terrà il terzo ciclo.
Gabriele Dadati