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Sabato 4 Marzo 2006 - Libertà

Piacenza jazz Fest - Questa sera al President con l'ensemble Ivey-Divey

Byron, il mago del clarinetto
Ritorno alle tradizioni su un'idea di Young

PIACENZA - Dopo i cinque spettacoli (fra quelli per le scuole e quello in fascia serale) di Ecco a voi: Mister Jazz!, prodotto da Piacenza Jazz Club e sostenuto dall'assessorato alla formazione del Comune e Teatro Gioco Vita, la kermesse jazzistica piacentina prosegue il suo cammino, presentando questa sera alle ore 21.15 al President, in collaborazione con la rassegna regionale CrossRoads, uno tra i musicisti più interessanti dell'attuale scena mondiale del jazz: il clarinettista Don Byron con il suo Ivey-Divey Trio in un gustoso omaggio al grande Lester Young. Con Don Byron sul palco altri due grandi nomi: il giovane Jason Moran al pianoforte e l'esperto Billy Hart alla batteria.
Una serata davvero eccezionale, con una formazione inusitata, senza contrabbasso, che accende la curiosità dei jazzofili di vecchia data ma che, vista la statura dei musicisti in questione, tranquillizza sulla levatura della performance piacentina.
Figlio di musicisti (il padre era bassista di una band di calypso e la madre pianista), Byron nasce e cresce nel Bronx, studia a Boston, al New England Conservatory con George Russel e contemporaneamente suona in complessi di musica latina. La sua crescita si alimenta di musica sinfonica, danza classica e...Dizzy Gillespie, Miles Davis e Machito! Musica klezmer, post bop, avanguardia, musica afro-caraibica: queste furono le prime impressioni che la critica riportò quando Don Byron e il suo gruppo si esibirono per la prima volta in Italia, per la precisione al festival di Verona nel 1991. Fu un esordio dirompente quello di un ragazzino coi capelli alla Bob Marley che suonava Ellington e i Beatles, un afroamericano che proponeva la più popolare musica ebraica di strada (il "klezmer") trovandovi analogie espressive con il blues e il jazz. Questo lo pose immediatamente in luce, sia tra la critica specializzata, che tra il pubblico.
Nel '92 la rivista Down Beat, vero punto di riferimento per il jazz mondiale, lo nomina "Artista jazz dell'anno".
Questa particolare miscela culturale attira l'attenzione di musicisti come Anthony Braxton, Bill Frisell, Steve Coleman e Uri Caine che chiamano Byron a collaborare ai loro progetti discografici.
Negli ultimi dieci anni Byron licenzia vari album sempre differenti ed imprevedibili: dal tributo all'opera stravagante e umoristica di Mickey Katz, all'esplorazione delle sue radici afro-latine, dal funky all'hip hop, fino ai brani originali dove Byron si fa portatore di messaggi di critica sociale e politica.
Oggi col suo nuovo Ivey-Divey Trio torna alla musica della tradizione jazzistica, rielaborata alla luce delle tante esperienze moderne, con un progetto sul grande saxofonista Lester Young. Il progetto si avvale del pianista emergente Jason Moran, già più volte votato da varie riviste specializzate come "nuovo talento" e dal batterista Billy Hart, un veterano che ha suonato con nomi di spicco come Stan Getz, Lee Konitz, Gil Evans e McCoy Tyner.
Il Piacenza Jazz Fest, che anche quest'anno sta raccogliendo un sempre maggior numero di consensi e di spettatori, è sostenuto dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano, dal Comune e dalla Provincia, nonché dalla Regione.
Tra i prossimi appuntamenti in cartellone, l'attesissimo Accattone ? Omaggio a Pier Paolo Pasolini che, con l'attore Valerio Mastandrea, il pianista Danilo Rea e Roberto Gatto alla batteria, porterà venerdì 10 marzo allo Spazio Le Rotative il secondo appuntamento della finestra Il Jazz va in scena.
Le prevendite per i concerti, oltre che durante le serate del festival, sono aperte ogni mercoledì e venerdì dalle 17 alle 19.30 all'Alphaville, in piazzetta Tempio a Piacenza.
Dopo il concerto del President, alle 23.30 circa, il Piacenza Jazz Club invita tutti a La Volta del Vescovo alle porte della città, per il "dopofestival" nel quale, sorseggiando un buon bicchiere di vino e una fetta di salume, si potrà ascoltare il Lorenzo Lama Quartet, con il leader alla chitarra, Erminio Cella alle tastiere, Lorenzo Poli al basso elettrico e Marco Orsi alla batteria. L'ingresso è libero e gratuito.

r. s.

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