Sabato 11 Marzo 2006 - Libertà
La ricetta «Ci serve uno sviluppo sostenibile»
I forum del Piano strategico: confronto tra Parenti e Spagnoli
La logistica che si sviluppa in modo controllato, mentre anche la cintura "periurbana" si allarga secondo una logica stabilita e priori. E che non sia solo quella del traffico veicolare, né quella puramente economica.
Necessità di parcheggi, in project financing, dighe per controllare le riserve d'acqua, ma soprattutto la salvaguardia assoluta del poco verde che resta.
L'ultimo appuntamento dei forum pubblici del "Piano strategico per Piacenza", andato in scena ieri pomeriggio all'auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, ha affrontato il tema della sostenibilità sul territorio piacentino. E a parlarne sono stati chiamati Giuseppe Parenti, presidente della Camera di Commercio e Lorenzo Spagnoli, docente del Politecnico di Milano, insieme a Alberto Borghi, assessore provinciale al Marketing territoriale, come moderatore. «Sostenibilità significa riuscire ad immaginare lo spazio pubblico non solo orientato alle auto e alle esigenze economiche - ha ricordato Spagnoli -. In Europa esistono casi di città, di dimensioni simili a quella piacentina, che hanno saputo tenere insieme tutte le esigenze, pedonalizzando e potenziando il sistema di trasporto pubblico, realizzando spazi di qualità. Ma per ora nella nostra città si è andati nella direzione opposta».
«Piacenza vanta dei punti di forza, ereditati dalla storia e dalla sua naturale conformazione, che la rendono altamente interessante - ha ricordato Parenti, facendo riferimento alla bellezza del nostro territorio e alla sua dislocazione strategica -. Le debolezze, invece, le abbiamo create noi. Ora dobbiamo cambiare rotta». Il presidente dell'ente camerale ha fatto un parallelo con alcune città europee, che vantano periferie «soffocate» dal verde. Ma per Parenti, la necessità imperante è una: le infrastrutture, a partire dai parcheggi, passando per le dighe. «Piacenza deve diventare facilmente raggiungibile in ogni sua parte - ha detto, ribadendo la necessità di una arteria pedecollinare -. E poi c'è bisogno di parcheggi, per evitare di arrivare al limite di chiudere i negozi per trasformarli in garage». Il presidente ha poi sottolineato la fuga, sempre più incombente, di intelligenze dal territorio piacentino.
«Aumentano i pendolari e nel contempo la manodopera prestata dagli immigrati, questo significa che si stanno creando solo posti di lavoro di medio basso livello che non offrono valore aggiunto alla città», ha ricordato. Al Forum sono intervenuti anche Fausto Binelli, responsabile di Legambiente e Sandro Fabbri, direttore di Arpa: «Per Piacenza - ha spiegato - essere uno snodo viabilistico è una debolezza se la situazione non viene controllata».
i.mol