Venerdì 31 Marzo 2006 - Libertà
Nel weekend - Successo per le iniziative di primavera alla riscoperta di luoghi preziosi
Giornata Fai, duemila visitatori
Tra chiese e palazzi, spazio anche per le riflessioni
A Piacenza ha registrato oltre duemila visitatori la 14ª edizione della Giornata Fai di primavera, che si è svolta, come in tutt'Italia, lo scorso fine settimana.
La delegazione piacentina del Fondo per l'ambiente italiano aveva invitato alla (ri)scoperta dei luoghi della giustizia umana e divina: Palazzo Landi, Palazzo Madama, la chiesa delle Benedettine e l'oratorio di San Cristoforo. Una scelta felice, a giudicare dall'alto numero di presenze. «Molti piacentini - spiega il capo delegazione Domenico Ferrari - hanno ringraziato il Fai per aver dato loro la possibilità di vedere Palazzo Madama, altrimenti inaccessibile». L'elevato gradimento è stato confermato dalla raccolta fondi. Quest'anno il Fai aveva lanciato l'iniziativa: "Mecenate con un euro", chiedendo un contributo simbolico agli intervenuti.
«Le offerte hanno superato le nostre aspettative, così come siamo soddisfatti per il numero di adesioni nuove e dei rinnovi». Il Fai ha coordinato la preparazione degli "apprendisti ciceroni" dei licei "Gioia" e "Cassinari" che sul campo sono stati supportati da una ventina di volontari della delegazione, dietro la regia di Leopolda Beretta e di Giovanna Caldani. Rendere fruibile alle visite Palazzo Madama, che è in parte ancora in fase di cantiere, ha comportato anche operazioni di pulizia radicale nei giorni precedenti la manifestazione. In generale, c'è tutta una macchina organizzativa che prepara con cura, dietro le quinte, quest'iniziativa annuale, tra i cui obiettivi vi è quello di rendere i cittadini più consapevoli della ricchezza delle testimonianze del passato. Ricchezza da trattare però con cura, per non rischiare di cancellarle per sempre. «Un'occasione persa mi è sembrata Palazzo Madama, da mettere nella categoria delle sconfitte, come il torrione Borghetto» commenta Ferrari. «Molti visitatori hanno avuto parole di esecrazione, uscendo indignati dall'edificio. Purtroppo ci sono stati interventi in città contro i quali non si è levata alcuna opposizione. Ci vorrebbe più coscienza civile, storica e anche estetica».
Un altro rammarico, espresso pure da centinaia di partecipanti alla Giornata di primavera, è stata la mancata apertura della chiesa delle Benedettine. «Purtroppo non è stato possibile ottenere il permesso per accedervi e capisco che limitarsi a osservarne l'esterno sia stato molto limitante». A confortare, restano comunque i numeri in crescita di soci e simpatizzanti del Fai e il fatto che, aver posto l'attenzione su questi monumenti, possa aver stimolato una maggior consapevolezza nella collettività. «Dopo la visita a Palazzo Landi, sede del tribunale, ci si può legittimamente chiedere se sia ancora adatto a quella funzione o se magari non vada ripensata. Perché invece della cittadella della giustizia non vedere qui una cittadella dell'arte?» suggerisce Ferrari.
Tra le novità dell'edizione 2006, i percorsi studiati appositamente per i bambini e gli spettacoli dei burattini, salutati con grande successo. Il Fai ha intanto già in cantiere altri appuntamenti. Domenica 9 aprile, un pullman partirà alla volta di Torino, per la mostra "Corti e città. Arte del Quattrocento nelle Alpi occidentali", allestita alla Promotrice di belle arti. Domenica 7 maggio, propone un pomeriggio a Monticelli d'Ongina, dedicato soprattutto alla cappella dipinta da Bonifacio Bembo, che sarà illustrata da Anna Coccioli Mastroviti. Venerdì 12 maggio, l'incontro con le opere d'arte del museo di Castelvecchio a Verona. Confermata un'altra delle più gradite manifestazioni del Fai, "Giardini aperti". In collaborazione con la Fondazione di Piacenza e Vigevano, quest'anno si prepara ad accogliere i visitatori il giardino di villa Peirano ad Albarola. Per informazioni, telefono 0523330811.
di ANNA ANSELMI