Martedì 4 Aprile 2006 - Libertà
Ricci Oddi: chiuso il ciclo "Scrivere l'arte"
Il mistero di Giuseppina?
Lo scioglie Paolo Bianchi
Si è chiuso ieri mattina col milanese Paolo Bianchi, scrittore e giornalista culturale de "Il Giornale", il terzo ciclo di Scrivere l'arte promosso dal direttore della Galleria Ricci Oddi Stefano Fugazza. Bianchi ha preso spunto dal Ritratto di Giuseppina Borghi (1901) dello scapigliato Luigi Conconi per scrivere il suo racconto, coinvolgendo però anche altre due opere presenti in Galleria: il Ritratto di Giovanni Torelli (1897), un busto bronzeo di mano di Paolo Troubetzkoy, e il Ritratto della signora Torelli, tela di Daniele Ranzoni. Per quale motivo questa associazioni? Si è sempre creduto che sia l'opera di Conconi sia quella di Ranzoni avessero lo stesso soggetto, e cioè la moglie di Giovanni Torelli, collezionista d'origini napoletane fratello di Eugenio fondatore del Corriere della Sera. Studi recenti però hanno mostrato attraverso carte d'archivio come le cose stiano diversamente.
La moglie di Giovanni Torelli, effettivamente ritratta da Ranzoni, si chiamava Luisa. Chi è dunque Giuseppina? Gli studi di cui si diceva, efficacemente condotti da Sergio Rebora e in corso di stampa, dimostrano che si tratta della figlia naturale dell'uomo, da cui prende anche il cognome. Ecco che allora quell'incredibile somiglianza che sembrava esserci tra le due donne, quando si pensava fossero la stessa persona, quasi scompare sotto i nostri occhi scoprendo ora che le due non sono neppure consanguinee.
Da questi risultati storiografici messi a disposizione da Fugazza è allora partito Paolo Bianchi per confezionare un testo che non è propriamente un racconto, ma la messa in prosa di queste risultanze con bella piacevolezza di stile. A questo in fondo può anche servire la letteratura: a veicolarci contenuti che nella formalizzazione manualistica sarebbero aridi e che invece trattati da uno scrittore ci diventano vivi e molto più facili da apprendere.
Nell'incontro di ieri s'è poi accennato al prossimo libro di Bianchi, che sarà sugli scaffali delle librerie subito dopo Pasqua per i tipi dell'editore Salani: il romanzo La cura dei sogni. Interessante il tema, che accenna a come "guarire" dalla illusioni d'amore, se questo è mai possibile. E anche in questo libro vedremo tornare l'interesse per l'arte mostrato dal milanese, essendo due dei protagonisti restauratori e intendendo il loro lavoro proprio come la possibilità di appropriarsi della bellezza e di metterla a frutto nella loro vita.
Chiudendo il ciclo Fugazza ha annunciato la pubblicazione a breve di un libro contenente i testi letti duranti gli incontri, realizzato col contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano, dall'altra il quarto ciclo di incontri per l'autunno.
di Gabriele Dadati