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Sabato 20 Maggio 2006 - Libertà

Convegno dell'ordine degli avvocati per spiegare le nuove norme sull'affido condiviso

«I genitori separati devono badare insieme ai figli»

La nuova legge sull'affidamento condiviso punta a trasformare l'approccio alla gestione dei figli. «È cambiato il metodo - spiega Gloria Servetti, magistrato della Corte d'Appello di Milano -. Oggi si parla di co-gestione, diversamente da prima quando l'affidamento era esclusivamente monogenitoriale». Ma per la normativa entrata in vigore il 16 marzo si attende ancora un lungo periodo di rodaggio e di adattamento, nel quale giudici, avvocati e mediatori avranno un ruolo di fondamentale importanza «La capacità di gestire insieme i propri figli si apprende poco a poco - ha sottolineato Servetti -. I legali saranno sempre più specializzati». Durante l'incontro di ieri all'auditorium della Fondazione, aperto da Augusto Gruzza, presidente dell'ordine degli avvocati di Piacenza, si è parlato in particolare della tutela dei figli coinvolti in un divorzio. «L'interesse dei minori è l'elemento caratterizzante la nuova normativa - ha ricordato Servetti -. Psicologi e mediatori familiari, per la prima volta fanno il loro ingresso ufficiale in questo ambito». Il magistrato ha poi sottolineato una certa mancanza di chiarezza ancora persistente. «In un campo dove non c'è uniformità interpretativa bisogna evitare che prendano corpo interpretazioni eccessivamente diversificate per non dare un'attuazione disomogenea», ha rimarcato Servetti. E il problema dell'accordo tra i genitori appare reale. «Sarà necessario lo sforzo di aiutarli ad introdursi nella nuova normativa», ha ricordato. Durante il suo intervento sono stati affrontati anche la problematica della residenza del minore, i tempi e i modi di permanenza con il genitore non locatario e che non condivide il quotidiano con i figli, oltre agli orientamenti previsti per il mantenimento.
Un'attenzione particolare è stata dedicata alla potestà dei genitori. «L'esercizio della potestà ricade su entrambi, per le decisioni sulle questioni di maggiore interesse, come l'istruzione, l'educazione e la salute», ha aggiunto Andrea Renda della Scuola superiore di Sant'anna (Pisa).
Durante l'incontro di aggiornamento si sono susseguiti gli interventi di Barbara Concetta Pugliese e Mauro Paladini della scuola superiore di Sant'Anna e Claudio Cecchella dell'università degli studi di Pisa. L'incontro è stato moderato da Mario D'onofrio, presidente della sezione penale del tribunale di Piacenza, che ha sottolineato l'importanza del programma di tutela del minore, basato sulle indicazioni reperite dai genitori.

Ilaria Molinari

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