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Domenica 28 Maggio 2006 - Libertà

Gustavo Zagrebelsky-2

Sconcertante indifferenza

Egregio direttore,
un dubbio di manzoniana memoria, dove Carneade sta a Zagrebelsky come Don Abbondio sta al "quisque de populo" che si va interrogando.
Che Zagrebelsky evochi ai più il nordico ricordo di qualche romanziere più che l'autorevolezza di uno dei maggiori costituzionalisti italiani (già presidente della Corte costituzionale) è davvero sconcertante.
Rare le occasioni di ascoltare chi, come il professor Gustavo Zagrebelsky, ha molto da insegnare, ed è un vero peccato aver riscontrato l'assenza dei miei giovani coetanei al dibattito sulla Costituzione repubblicana organizzato qualche giorno fa dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Costituzione, valori, diritti inviolabili: concetti tanto più abusati quanto più ricercati e ontologicamente astratti, Eldorado del cittadino cosmopolita, croce e delizia di mamma democrazia.
A giugno si vota, e si vota proprio su questo. Si vota sulla riforma costituzionale, si vota perché qualcuno ha pensato di avere l'autorevolezza per riscrivere un pezzo di storia e di buttarne un altro. Votare? Ancora? Direte voi. Per fortuna, dirò io.
Cresce l'apatia politica, questo è il guaio! Si appanna lo spirito democratico, "promessa non mantenuta", così lo indicava Norberto Bobbio, di quella democrazia a cui sembra ci siamo assuefatti. E quel voto, che insegnano essere un diritto-dovere, ma che in una società dove ci vestiamo di diritti spogliandoci dei doveri appare solo come una seccatura; quello stesso voto, la mia nonna giusto 60 anni fa lo avvertiva come un privilegio.
A chi dice che la nostra carta costituzionale sia "vecchia" e da buttare, rispondo che, a mio modesto avviso (per quanto può contare l'opinione di una ventenne in un ambiente ormai saturo di gratuite opinioni), una buona Costituzione non è mai vecchia e che i suoi principi fondanti, proprio perché radici del nostro essere, hanno solo bisogno di essere interpretati e non tagliuzzati.
Ma forse questo è solo il disincanto di una ventenne che ha ancora molto da imparare dalla vita...

Alessia Ferrari (Piacenza)

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