Giovedì 7 Settembre 2006 - Libertà
Il parco archeologico apre a Travo
Da sabato si potrà visitare il villaggio neolitico di Sant'Andrea
Sabato s'inaugura il parco archeologico di Travo e si potrà così visitare il villaggio neolitico scoperto alle porte del paese, in località Sant'Andrea. Un appuntamento molto atteso e che segna il coronamento dell'impegno profuso da enti, come Provincia e Comune di Travo, ed associazioni, che ieri, nella sede della Fondazione di Piacenza e Vigevano (definita main sponsor del progetto), durante la presentazione della cerimonia di apertura, non hanno nascosto la propria soddisfazione.
«L'apertura del parco del villaggio neolitico di Travo ha un immenso valore culturale - ha osservato l'assessore provinciale Mario Magnelli - che ricopre, però, anche interessanti risvolti nel campo del turismo. Il parco sarà in grado di attrarre un pubblico composito, interessato a vedere come si viveva migliaia di anni fa». Per il sindaco di Travo, Albino Cassinari, si tratta di un grande risultato che arriva «dopo anni di ricerche puntuali che hanno portato alla luce reperti di indiscusso interesse». Cassinari ha ringraziato le amministrazioni precedenti, che hanno contribuito alla realizzazione del parco, «patrimonio non solo della provincia, ma della regione e di tutta Italia». «La Fondazione non poteva non aderire a questo progetto - ha affermato Giorgio Reggiani, rappresentante dell'ente di via Sant'Eufemia -, che ha un potenziale culturale e turistico elevatissimo».
L'assessore alla cultura del Comune di Travo, Roberta Guaschi, oltre a ringraziare i volontari dell'associazione La Minerva (che gestirà l'attività didattica e le visite guidate), ha presentato il programma dell'inaugurazione: dopo il saluto delle autorità alle 18, ci sarà la benedizione del vescovo monsignor Luciano Monari, cui seguirà, alle 20 e 15, la proiezione del filmato "Il villaggio delle case rettangolari". Subito dopo aprirà il buffet e alle 21 e 15 inizierà il concerto dei "Mama Africa".
Gli scavi nel travese sono iniziati nel 1981, ha ricordato la funzionaria della Soprintendenza Maria Bernabò Brea, autrice delle prime scoperte. «Il sito di Sant'Andrea - ha detto - ha mostrato subito elementi di straordinario interesse, ed è eccezionale avere a disposizione la planimetria di un intero villaggio. La vera scommessa, adesso, è di riuscire a conservare questi reperti: il prossimo anno abbiamo intenzione di realizzare una vera capanna neolitica». Il costo del primo stralcio del parco neolitico è di 470mila euro (con fondi di Provincia, Comune, Fondazione, Comunità montana e Regione Emilia Romagna).
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