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Lunedì 13 Giugno 2005 - Libertà

Le giovani concertiste emozionano

Valtidone festival - A Castel Mantova l'esibizione delle vincitrici dei concorsi 2004. Prova esaltante per il duo Mascagna-Fujino e Alice Sara Ott

"Fra dieci o quindici anni, quando queste ragazze saranno diventate stelle delle sale da concerto di tutto il mondo, noi potremo dire di averle ascoltate qui, a Campremoldo". Questa frase circolava di bocca in bocca, l'altra sera, al meraviglioso concerto che visto esibirsi a Castel Mantova, a Campremoldo di Sotto nel comune di Gragnano, prima il duo composto dalla violinista Rita Mascagna e dalla pianista giapponese Mari Fujino, poi la pianista tedesca Alice Sara Ott, stupefacente virtuosa di 16 anni appena. L'esibizione ha inaugurato l'edizione 2005 del Valtidone Festival, organizzato da Tetracordo e promosso, sotto la direzione artistica di Livio Bollani, dai Comuni di Pianello, Agazzano, Borgonovo, Calendasco, Castel San Giovanni, Gragnano, Nibbiano, Pecorara, Rottofreno, Sarmato e Ziano, con il patrocinio di ministero per i Beni Culturali, Regione, Provincia e Comunità Montana Valtidone e in collaborazione con Fondazione di Piacenza e Vigevano, Piacenza Turismi e Libertà. Il Festival è, com'è noto, il "braccio" musicale del Valtidone Festival, insieme con il Summer Camp e, soprattutto, con i Concorsi internazionali di musica della Valtidone. E proprio dell'importanza di quest'ultima competizione il concerto di Castel Mantova è stato una cartina di tornasole: le artiste che hanno suonato, infatti, erano ex concorrenti premiate nell'edizione 2004. Esistono diversi parametri per valutare la serietà di un concorso: il prestigio dei giurati, l'entità delle "borse" in palio, lo standard di severità nei giudizi. Il criterio fondamentale, però, resta sempre quello suggerito da Nostro Signore in persona, nel Vangelo secondo Matteo, per distinguere i falsi profeti da quelli buoni: "Dai loro frutti li giudicherete". La migliore controprova, in altre parole, sta nelle carriere dei premiati, nel giudizio di pubblico e critici sulle loro performances "posteriori". Ebbene, da questo punto di vista (come anche da quelli che ho citato in precedenza), difficilmente i Concorsi della Valtidone potrebbero fare una figura migliore, perché le giovani concertiste ascoltate a Castel Mantova hanno emozionato, e in molti tratti esaltato, come non sempre riesce a musicisti carichi di gloria. La ventunenne Mascagna, vanto del Conservatorio Nicolini che l'ha diplomata e vincitrice nel 2004, in affiatato duo con la pianista Fujino del premio per gruppi da camera "Contessa Tina Orsi Anguissola Scotti", è un purissimo talento violinistico cui è lecito pronosticare una grande carriera e che, già oggi, sa farci sentire cose molto belle, come hanno provato a Castel Mantova le esecuzioni in duo della Sonata in Si minore di Ottorino Respighi (scelta coraggiosa, piazzata in apertura) e, soprattutto, della grande Sonata op. 108 di Brahms. Se Mascagna e Fujino hanno ammaliato, l'adolescente Ott, che l'anno scorso ha vinto il premio pianistico "Silvio Bengalli" col pazzesco punteggio di 99,5/100, ha stregato e sbalordito. La tecnica di questa ragazzina, che due anni fa ha ricevuto i complimenti del sommo pianista Alfred Brendel e che studia con Karl-Heinz Kaemmerling al Mozarteum di Salisburgo, è già quella del virtuosismo più smagliante. Sarebbe interessante ascoltarla alle prese con un repertorio "problematico" come quello di Mozart, Chopin e soprattutto Beethoven per saggiare la sua attuale maturità interpretativa; nell'attesa, a Castel Mantova, abbiamo potuto tranquillamente sbarrare gli occhi davanti alla sua esibizione che si è opportunamente concentrata (tolto l'omaggio iniziale alla Romanza di Schumann, brano-feticcio della Ott) sul Liszt più "flamboyant": Consolation, i Sei grandi studi da Paganini (incredibili!) e, tanto per stravincere, un "bissone" con la stranota Rapsodia n. 2, in cui la ragazza non si è davvero negata niente. Agli astanti, come si suol dire, è cascata la mascella. E Patrizia Calza, assessore alla cultura di Gragnano che ha introdotto la manifestazione con il suo collega della Provincia Mario Magnelli, ha fatto la coda per avere un suo autografo "per conservarlo come un ricordo quano sarà famosa".

Alfredo Tenni

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