Lunedì 8 Marzo 2004 - Libertà
Gli interni di Mario Cavaglieri
Domeniche in galleria - La conferenza di Mariella Milan. Il tortuoso iter di acquisizione di due quadri
Il primo quadro che si incontra lungo il percorso "Volti di donna alla Ricci Oddi", curato da Stefano Fugazza nell'ambito della rassegna "Lo specchio di Venere" è il "Piccolo interno" di Mario Cavaglieri, collocato nella sala degli emiliani, nonostante l'origine rodigina del pittore, in virtù del soggiorno piacentino (1920-1925) del pittore, rimasto profondamente attaccato alla nostra città.
Proprio al tema degli interni di Cavaglieri è stata dedicata ieri la conferenza delle "Domeniche in Galleria", organizzate dalla Ricci Oddi, in collaborazione con il Comune e la Fondazione. Sotto la lente della storica dell'arte varesina Mariella Milan è infatti finito l'"Interno con la coperta rossa", dipinto nel 1921, spunto per un discorso più ampio su uno dei soggetti più praticati dal maestro, con sostanziali differenze nelle varie fasi della sua attività: quella dei piccoli oli su cartone; i dipinti, spesso di formato quadrato, dalla densa pasta cromatica e, infine, il passaggio "a stesure più lisce e strascicate". Il tema degli interni resta costantemente al centro della ricerca dell'artista, del quale la studiosa ha evidenziato i "contatti" con i maestri fiamminghi del '600, la pittura di Matisse (per il gusto di trasformare le tele decorativamente "in mosaici di superfici colorate" e la ricorrente variante del "quadro nel riquadro"), Vuillard e Bonnard ("ritratti di porzioni di realtà non organizzata, dove la natura morta è solo un particolare colto con il teleobiettivo"), il cinema di Luchino Visconti, le descrizioni di dimore altoborghesi nella prosa di Giorgio Bassani e le "favole mondane" di Gabriele D'Annunzio. Dopo il 1923 le vedute si faranno più ampie, quasi viste da un grandangolare, e sempre più disabitate. Folta partecipazione di pubblico all'incontro, introdotto dal direttore Stefano Fugazza e dal presidente Lino Gallarati, che ha messo in evidenza il tortuoso e complesso iter di acquisizione di "Interno con la coperta rossa" e "Il Gotico", donati dalla figlia del pittore, Andrée Cavaglieri, al museo piacentino di arte moderna. Come si legge nell'articolo di Viviane Vareilles, pubblicato nella Strenna 1994, i due quadri, insieme al citato "Piccolo interno", (già di proprietà della Galleria di via S. Siro), si trovavano al momento della donazione in una grande mostra allestita al Jewish Museum di New York. "Purtroppo la donatrice morì durante quel periodo e gli eredi - ha ricordato Gallarati - non volevano rispettare la volontà espressa per iscritto in una lettera da Andrèe Cavaglieri. L'"Interno con la coperta rossa" tornò però subito in Italia tramite l'organizzazione della mostra. "Il Gotico" finì invece in Francia. Si adoperarono molto, gratuitamente, l'avvocato Angelo Perini e la Vareilles, per ottenere alla fine l'arrivo a Piacenza del dipinto".
ANNA ANSELMI