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Domenica 31 Gennaio 2016 - ore 17:00 - Auditorium San Dionigi di Vigevano

Per non dimenticare

Parole e suoni dalla SHOÀ

Per non dimenticarePartecipazione straordinaria di Simonetta Favari

con:
Rita Calia, Federica Calisto, Donatella Casazza, Greta Cattaneo,Remigio Clognese, Alessandro Di Maio, Giovanni Fotia, Maria Franca Mastrovito, Michela Poletti, Matteo Sajno, Alberto Segna

collaborazione di:
Massimo Melegari, Corrado Bergantin, Mattia Grasso

regia:
Elena Crosio


Uno spettacolo che Il Grillo dedica alla memoria dei milioni di vittime dello sterminio e a tutti coloro che, ancora oggi, in ogni parte del mondo, nell’indifferenza della società civile, soffrono per la sopraffazione, l’intolleranza, la discriminazione razziale.
Si inizierà con” Proibito”, il bellissimo monologo scritto ed interpretato da Simonetta Favari, nota attrice ed autrice teatrale che ha voluto fare questo dono al Grillo ed ai Vigevanesi; l’autrice che ha avuto la possibilità di conoscere e lavorare con il regista Ricardo Fuks e dai suoi racconti ha ricostruito una storia vera avvenuta all’interno del ghetto di Varsavia, basata su un fortissimo legame di amicizia tra chi condivideva la stessa sventura ed i presagi di morte, ma soprattutto legata ai fiori.
L’ascolto di struggenti brani inediti composti da Greta Cattaneo e Alessandro Di Maio, suonati dal vivo per non dimenticare l’orrore di quanto è stato compiuto dal nazismo, introdurrà l’interpretazione di passi tratti dal Diario di Anna Frank, ritrovato poco dopo l’arresto della famiglia ebrea da Miep Gies, l’impiegata della ditta paterna che li aveva aiutati durante la clandestinità. Il testo, consegnato poi ad Otto Frank, fu stampato nel 1952 a New York.
Seguirà la lettura di testimonianze di alcuni sopravvissuti che , in tono sommesso, raccontano, con fatica e dolore, ciò che hanno vissuto: testimonianze dal valore essenziale e definitivo. Anche per la storia di ieri, di oggi e di domani. E’ da loro che apprendiamo che le SS si divertivano ad ammonire i prigionieri così: ”In qualunque modo questa guerra finisca, l’abbiamo vinta noi; nessuno di voi rimarrà per portare testimonianza, ma se anche qualcuno scampasse, il mondo non gli crederà .Forse ci saranno sospetti, discussioni, ricerche di storici, ma non ci saranno certezze, perché noi distruggeremo le prove insieme a voi. E se anche qualche prova dovesse rimanere, la gente dirà che i fatti che voi raccontate sono troppo mostruosi per essere creduti…”

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