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News800 presenti 17/7/2016 - ore 21:30 - VELEIA (Lugagnano Val d'Arda - PC) - Area Archeologica Nazionale

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ALESSANDRO BERGONZONI - Sulla bellezzaFESTIVAL DI TEATRO ANTICO DI VELEIA - Edizione 2016Beltà abbagliante, anabbagliante o di posizione? Dallo strabismo delle veneri fino allo stranismo dei generi… L’apertura del festival è affidata ad uno degli artisti più geniali e originali della scena italiana che ci guida alla ricerca della Bellezza, della Poesia, della Cultura, le sole leve che ci permettono il salto in altro o il salto in oltre che ci farà vedere altre possibilità. Una serata dedicata alla Bellezza, classica o moderna, ideale o riconducibile a un modello, di platonica enucleazione o di una nuova darwiniana evoluzione? Sicuramente una serata dedicata allo stupore e alla ricezione, quasi una lectio magistralis, con al centro quella grande antenna artisticamente telescopica che risponde al nome di Alessandro Bergonzoni.
INGRESSO GRATUITO
Torna l’appuntamento estivo con il Teatro Antico nella meravigliosa cornice dell’area archeologica di Veleia, dove si rinnova la dimensione (mutuata dall’esperienza più profonda del teatro greco) del rito civile di una comunità riunita per rivivere, attraverso la scena, i miti che appartengono a un passato collettivo. Tema dell’edizione 2016 del festival è “Teatro antico e Musica”. La musica incontra il mito e le sue drammaturgie attraversando gli appuntamenti teatrali proposti con una declinazione diversa per ciascuno: le ballate cantautorali del quattro volte premio Tenco Vinicio Capossela, massimo esponente della musica d’autore italiana, con il suo repertorio - sonoro e letterario – assolutamente teatrale, colto e folk, “di un’umanità chiassosa e colorata”; la grande musica sinfonica (gli incipit della Sinfonia della Forza verdiana e del capolavoro beethoveniano sono tra i più belli e conosciuti della storia della musica) che irrompe nel foro romano con tutta la potenza acustica e l’imponenza scenica della formazione di un’orchestra - la prestigiosa Filarmonica Toscanini - al completo (56 professori d’orchestra); l’immensa Petra Magoni. Insieme al corpo e alla voce dei grandi interpreti sulla scena (un’intensa, vibrante Laura Morante, Pippo Delbono quasi un Cristo laico sul palco...), la Musica diventa un tramite per arrivare più profondamente al cuore dei grandi capolavori del Teatro e del Mito classico (da Sofocle ad Euripide ad Omero…) e per coglierne la sconvolgente attualità e la Bellezza. “Mi colpisce vedere come il teatro all’origine arrivi a toccare gli aspetti segreti, nascosti dell’essere umano anche nella sua spietata mostruosità” dice Delbono. Un cartellone d’eccezione composto da appuntamenti preziosi, per la maggior parte creati in esclusiva per il festival.
Premio Festival di Teatro Antico di Veleia
3a edizione
In esclusiva per il Festival di Teatro Antico di Veleia il Maestro Sergio Brizzolesi realizza un premio dedicato ai protagonisti della scena veleiate. L’opera è un bassorilievo in terracotta che rappresenta un dettaglio del foro, già presente sul basamento istoriato della statua di Sant’Antonino realizzata dallo scultore per Piazzale Genova a Piacenza.
DIREZIONE ARTISTICA: Paola Pedrazzini |
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17/7/2016 - ore 18:00 - Agriturismo Battibue, Fiorenzuola d’Arda

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I nostri Santi in Paradisotranslands - Associazione Le Terre TraverseMostra di stampe devozionali storiche legate al mondo rurale, dalla collezione Ziliani. Con un intervento di don Umberto Ciullo.
La mostra rimarrà aperta fino al 24 luglio.
Con il patrocinio di Diocesi di Piacenza-Bobbio, Ufficio per i Beni Culturali e Comune di Fiorenzuola d’Arda. |
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10/7/2016 - ore 21:30 - Bobbio (PC) - Chiostri di San Colombano

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PHYSIS “Un film di Fausto Mazza, musicato dal vivo”Summertime in JazzGianni Azzali (saxofono tenore e flauto)
Gianni Satta (tromba, flicorno)
Silvio Piccioni (chitarre)
Alberto Venturini (batteria e percussioni)
Un progetto di immagini e musica suggerito dall’incontro tra un fotografo/video-maker e un gruppo di musicisti interessati al suo lavoro e alla creatività che un'operazione come questa richiede. Il quartetto di musicisti ha lavorato sulle silenziose e poetiche immagini di Fausto Mazza per rendere al massimo il senso e il significato del trascorrere del tempo nella natura di una splendida vallata come quella del Trebbia. "Non è un compito facile - afferma Gianni Azzali, uno dei membri del quartetto che accompagna dal vivo le immagini - ma è stimolante e rompe gli schemi che a volte si formano, perché richiede apertura mentale e una predisposizione a guidare la musica in un percorso che non sai bene dove andrà a finire!".
Fausto Mazza per più di tre anni ha raccolto immagini della Val Trebbia, registrandone il respiro; quello ampio delle stagioni e quello vicino del vento che increspa il filo dell’acqua. Tre anni di ricerca, di appostamenti, di giorni e notti sotto il cielo, in silenzio, per esplorare la natura del territorio dove scorre il fiume. Tre anni di riprese per comporre un racconto ritmato e coinvolgente che, con un linguaggio inconsueto, ci accompagna alla scoperta di luoghi sorprendenti perché sconosciuti o semplicemente perché guardati da un altro punto di vista. Film, documentario e nessuno dei due, PHYSIS nasce nel silenzio dei boschi per incontrare la musica e scorrere insieme ad essa sul palco. |
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8/7/2016 - ore 21:30 - Lugagnano Val d'Arda (PC)

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ITALIAN SWING PROJECTSummertime in JazzGabriele Paina voce
Alessandro Abbatiello pianoforte
Dado Secchi contrabbasso
Lorenzo Crespi batteria
Regia di Carlo Compare
Chi dice che il Jazz è per un élite di appassionati che si trovano in locali bui e fumosi ad ascoltare musica astrusa, si è dimenticato che c’è stato un tempo in cui il Jazz in generale, ma soprattutto lo Swing, era musica popolare. Popolare nel vero senso della parola: musica mainstream che tutti conoscevano e cantavano istintivamente, quasi inconsapevolmente. Chi dice che il Jazz è roba da intellettuali chini su libri dai titoli impronunciabili, si sorprenderebbe nel realizzare quante delle canzoni impresse nella sua mente si possono definire “jazz song”. Forse perché i suoi genitori o i suoi nonni gliele cantavano continuamente, o forse perché certe cose, bisogna dirlo, sono immortali, ma il fatto è che la vita di ognuno di noi è, almeno in parte scandita dallo Swing, e intrisa di Jazz.
Questo è il senso di ITALIAN SWING PROJECT, un progetto tutto nuovo che vuole riportare la musica in mezzo alle persone, la musica che appartiene a tutti e che è swing, con buona pace di chi dice che “il Jazz non lo capisco!”. Per far rinascere in chi lo suona e in chi lo ascolta, la voglia matta di Jazz, la swing mania. I più bei brani della tradizione jazz italiana che coinvolgono il pubblico in un crescendo ritmico di musiche e testi. Il massimo del divertimento attraverso il massimo della produzione swing dei più grandi artisti italiani dal dopoguerra agli anni ’70: Buscaglione, Modugno, Arigliano, Gaber e molti altri. |
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7/7/2016 - ore 21:30 - Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi

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GIOVANNI FALZONE e UMBERTO PETRINSummertime in JazzGiovanni Falzone, tromba e flicorno
Umberto Petrin, pianoforte
Alla Galleria Ricci Oddi Giovanni Falzone e Umberto Petrin incrociano i loro strumenti per una prima di grande richiamo. I due musicisti tornano a suonare insieme per proporre un programma studiato per l’occasione, in un dialogo imprevedibile che spazia tra improvvisazioni, temi d’autore e brani originali sorretti da un linguaggio ricco di spunti “attuali”, grazie alla ricerca che ognuno di loro ha perseguito nel tempo.
In questo duo dialogheranno in stretta sintonia, in una prova di ascolto e di rispetto. Questi due affermati interpreti del Jazz italiano vantano un solido background che attinge alla musica del ‘900 e alle avanguardie così come alla tradizione del linguaggio jazz. Ad accomunarli, oltre alla musica, c’è anche una forte passione per la pittura e l’arte contemporanea che spesso hanno influenzato il percorso artistico e compositivo.
Giovanni Falzone è un trombettista e compositore geniale, che vanta una lunga esperienza anche nel mondo della musica classica. Approdato al Jazz in età matura, nel giro di pochissimo tempo si impone come una delle più spiccate personalità della scena italiana ed europea.
Umberto Petrin sulla scena dagli anni Ottanta, è un pianista che predilige le formazioni piccole e i contesti artisticamente trasversali. Ha affrontato ogni stile jazzistico e si è distinto per un personale linguaggio che unisce stilemi monkiani e musica del Novecento europea. |
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