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News800 presenti 9/10/2018 - ore 21:00 - Conservatorio Nicolini - Via Santa Franca, 35 - Piacenza

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Frank Zappa - Memorial (Barbecue)Concerto tributoElio
Ike Willis & Ossi Duri
Collettivo 21
Tempus Fugit
Fabio Treves
Lino Capra Vaccina
Alboran Trio
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8/10/2018 - ore 21:00 - Teatro Filodrammatici

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“INTIMITÀ” uno spettacolo di AMOR VACUIL'Altra scena - FESTIVAL di TEATRO CONTEMPORANEO | 8a Edizione, ottobre 2018Intimità è un discorso, un’analisi, uno spettacolo, intorno alla nostra tendenza a ripetere, nelle relazioni, gli stessi schemi di comportamento. Tre attori cercano di parlarne, in modo a un tempo pubblico e privato: perché le mie relazioni non riescono a durare? Perché in una coppia mi sembra di annullare me stesso? Perché sono sei mesi che non facciamo sesso, amore mio?
Forse il teatro è il luogo giusto per esplorare queste dinamiche, al microscopio e al rallentatore: gli attori, con il pubblico ogni sera diverso e ogni sera uguale, cercano loro stessi l’accesso a questa dimensione segreta, opposta alle nostre ripetizioni, opposta alla solitudine, al narcisismo, alla distanza, alla formalità: l’intimità. Attori e pubblico non sanno niente gli uni degli altri, eppure sono entrambi lì, a cercare con determinazione e amore di costruire una relazione di reciproco ascolto, che ci accompagni anche e soprattutto fuori dal teatro, che entri in risonanza con le relazioni con le persone importanti per noi, con i nostri amici, con le nostre famiglie, con le nostre comunità di riferimento. Questo spettacolo, attraverso una storia forse d’amore tra attori e pubblico, vuole esplorare la ricerca di un equilibrio tra le reciproche disponibilità a lasciarsi comprendere, sorprendere, ascoltare. Vuole essere un contesto sperimentale in cui confrontarci con la nostra disponibilità ad essere o non essere: in intimità. |
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5/10/2018 - ore 21:00 - Teatro Filodrammatici

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ANTROPOLAROIDdi e con Tindaro Granata | L’altra
scena, FESTIVAL di TEATRO CONTEMPORANEO - 8a Edizionedi e con Tindaro Granata
rielaborazioni musicali Daniele D’Angelo
tecnico luci e suoni Cristiano Cramerotti
organizzazione Paola A. Binetti
produzione Proxima Res
durata: 65’
Definire Antropolaroid non è semplice: ad oggi non c’è nulla di paragonabile al lavoro originalissimo di Granata. Forse dovremmo chiamare in causa Charlie Chaplin, ma anche il teatro dei racconti e della terra sicula o semplicemente un lavoro sull’immaginazione, la musica, la memoria. Antropolaroid, spettacolo di cupa bellezza, struggente, attraversato da un’inquietudine dolorosa, dove a tratti si coglie ugualmente, amaramente, l’occasione di ridere, per la caratterizzazione dei personaggi, il loro susseguirsi sulla scena, per l’abilità stessa dell’attore nel trasformarsi: tante le metamorfosi. Straordinario Tindaro Granata da solo racconta di figure familiari, di generazioni, di una terra, la Sicilia, da cui anche allontanarsi. Con il proposito di andare a Roma, diventare attore, fare del cinema... Perché dentro questo spettacolo ad alta condensazione ed intelligenza teatrale ci sono, rielaborate con molta sensibilità, schegge di storia dello stesso interprete in scena, con quel titolo che fonde insieme la ricerca antropologica con lo scatto fotografico, la memoria trattenuta nell’immagine, racconto tramandato, vissuto profondamente. Antropolaroid è creazione teatrale colma di molte emozioni, per il testo, la recitazione, per la concretezza e l’universalità della narrazione, il ritmo avvolgente. Tindaro Granata passa attraverso i decenni in molteplici ruoli, ad ogni età, maschio o femmina, tra giochi, balli, lavoro, relazioni familiari, paure, brevi passaggi ogni volta a comporre dialoghi, legami, situazioni, lui solo e tanti. La novità di uno spettacolo come Antropolaroid sta nell’utilizzo di una tecnica, antica, come quella del “cunto”, che viene scomposta e il meccanismo del racconto viene sostituito dalla messa in scena dei dialoghi tra i personaggi del racconto. Non vengono narrati i fatti, ma i personaggi parlano tra di loro e danno vita alla storia.
Per la sua originalità e l’innovazione che rappresenta per la scena teatrale italiana, lo spettacolo vince:
Premio della giuria popolare Borsa Teatrale “Anna Pancirolli” 2010, Premio della critica ANCT - Associazione Nazionale dei Critici di Teatro 2011, Premio Fersen 2012 alla figura dell’Attore Creativo, Premio “Mariangela Melato” 2013 Attore emergente a Tindaro Granata
TRAMA
Francesco Granata nel settembre del 1925 si impicca perché scopre di avere un tumore incurabile. La moglie, incinta, sola, si reca spesso al cimitero per “bestemmiare” sulla tomba del marito. Il figlio Tindaro Granata nel 1948 viene implicato in un omicidio di mafia, ordinato da un noto mafioso di Patti. Maria Casella, nel 1944, si innamora di Tindaro che incontra ad una serata di ballo organizzata da suo padre per presentargli il suo futuro sposo, un ufficiale tedesco. La giovane si oppone al matrimonio, scappa con Tindaro, facendo la “fuitina”. Teodoro Granata nasce l’anno dopo. Diventato adulto, Teodoro emigra in Svizzera. Tornato in Sicilia sposa Antonietta Lembo e con l’aiuto del signor Badalamenti apre una falegnameria. Tindaro Granata nasce nel settembre del 1978. Adulto, parte per il servizio militare, si imbarca per due anni su nave Spica e qui incontra il nipote del boss del suo paese di origine, Patti. Il giovane Tino (nipote del boss), dopo che il padre viene indagato per delitti di mafia, si confida con Tindaro. Ma questo è il giorno in cui Tindaro parte per Roma, vuole diventare un attore. Tino si suicida, impiccandosi. |
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1/10/2018 - dalle ore 19:00 - Via Santa Franca, a seguire Teatro Filodrammatici

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L'altra scenaFestival di Teatro Contemporaneo - 8a Edizione, ottobre 2018 Apertura Festival lunedì 1 ottobre in via Santa Franca - dalle ore 19
con i Batarò dell’Associazione Amici di Roccapulzana (festa per tutti a scopo benefico)
I Batarò dell’Asssociazione Amici di Roccapulzana sono una presenza fissa a Piacenza nella giornata inaugurale del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, direzione artistica di Jacopo Maj, organizzato da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri di Piacenza e Comune di Piacenza, il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano, Iren e Crédit Agricole main sponsor di Fondazione Teatri e la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita.
Per l’edizione 2018 l’appuntamento è per lunedì 1° ottobre, come sempre dalle ore 19 in via Santa Franca. I volontari prepareranno per tutto il pubblico il prodotto tipico della Valtidone e il ricavato dell’iniziativa, una festa aperta a tutta la città, sarà devoluto a scopo benefico.
Festa, teatro (da via Santa Franca, alle 20.30 ci si sposta al Teatro Filodrammatici per lo spettacolo di apertura del Festival, “Tropicana” di Frigoproduzioni), solidarietà.
Del resto Teatro Gioco Vita propone, da sempre, un’idea di teatro che non è una realtà chiusa, ma che vuole entrare nel vissuto della città e del territorio, anche nei suoi aspetti più problematici e meno rassicuranti. E con gli Amici di Roccapulzana quest’idea viene realizzata ogni anno anche in occasione del Festival “L’altra scena”.
Grazie ai batarò in questi anni sono state raelizzate diverse iniziative. Nel 2015, pensando alle popolazioni della Valnure colpite dall’alluvione nel settembre dello stesso anno, è stato acquistato materiale didattico per le scuole dell’Istituto Comprensivo della Vanure. Sono stati finanziati interventi a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto nel 2012 in Emilia (Finale Emilia) e nel 2016 in Centro Italia (Amatrice). Attenzione da parte degli Amici di Roccapulzana ovviamente anche al territorio di Pianello Valtidone: fondi raccolti in occasione dell’apertura del Festival “L’altra scena” sono stati devoluti per l’acquisto di libri per la biblioteca e libri e altro materiale didattico per la scuola, oltre che a favore della parrocchia di Roccapulzana. Esempi di un modo di fare teatro e di fare festa che non rinuncia alla solidarietà.
Per informazioni: Teatro Gioco Vita, tel. 0523.315578, info@teatrogiocovita.it |
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25/9/2018 - ore 21:00 - Piacenza - Basilica di S. Savino

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Concerto straordinario del cinquantenario (1968-2018)50^ Settimana Organistica Internazionale 2018DUE PEZZI SACRI di Claudio Saltarelli © Edizioni Bastogi Libri, Roma
(prima esecuzione mondiale, apposita commissione)
Musica di Joe Schittino e Véra Nikitine
Coro Polifonico Farnesiano diretto da Mario Pigazzini
Molinella Ocarina Group
Nadio Marenco – fisarmonica
Fabio Rinaudo – cornamusa
Giulio Piovani – organo
Sachika Ito – soprano
Orchestra del Conservatorio Nicolini di Piacenza
Camillo Mozzoni – direttore concertatore
21^ Rassegna Contemporanea “Giuseppe Zanaboni”
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